Facciamo pulizia: la cassetta pignoni

L’altro giorno un mio caro amico che ha deciso di recuperare la sua vecchia MB mi ha chiesto come fare  a disossidare il suo pacco pignoni e soprattutto pulirlo in maniera profonda e radicale. A tale proposito ho trovato su internet questo interessante e semplice articolo che spiega efficacemente come smontare il pacco pignoni  per poterlo pulire  adeguatamente. La procedura di smontaggio che segue vale per quasi tutti i tipi di pacco pignoni a cassetta non é idonea per i modelli XTR. Per prima cosa vi dovete dotare di un  attrezzo per svitare il fermo del pacco pignoni ed una frusta. Occhio che per frusta si intende un attrezzo metallico con due pezzi di catena utile a frenare la cassetta pignoni quando la svitate.   1) smontare la ruota posteriore 2) togliere completamente il bloccaggio rapido 3) agguantare con la frusta la cassetta pignoni    la frusta (TL-SR20) e l’utensile per sbloccare la cassetta (TL HG15)   4) con l’apposito utensile svitare la ghiera di fissaggio della cassetta pignoni, badate che potrebbe opporre molta resistenza l’utensile per lo smontaggio cassetta (TLHG15)   5) estrarre la cassetta pignoni dal mozzo libero (c’e’ una tacca di riferimento per rimontare tutto: non si puo’ sbagliare) la cassetta pignoni estratta 6) la cassetta pignoni puo’ ora essere pulita anche immergendola in un apposito liquido pulitore e spazzolando con amore   il segreto consiste nel fatto che molti modelli di cassetta sono costituiti da ingranaggi tenuti insieme da tre viti di fissaggio che possono tranquillamente essere rimosse. Non serve riavvitarle quando rimonterete il tutto. Dovete solo prendere nota del colore dei distanziali e dell’ordine di montaggio la cassetta pignoni “smontata” e i distanziali   7) ora che avete tutti i vostri ingranaggi “sciolti” puliteli per bene con uno spazzolino da denti usato, come non avete mai potuto prima. Dopo averli asciugati rimontate il tutto rispettando l’ordine e la sequenza: ingranaggio, distanziale, ingranaggio… anello di bloccaggio.   8) quando rimonterete tutto fate attenzione che ogni ingranaggio ha una tacca di riferimento che vincola la posizione di montaggio. C’e’ una scanalatura piu’ larga sul mozzo libero e un triangolino inciso sull’ingranaggio. Se, quando smontate quardate bene e’ proprio impossibile sbagliare la tacca di riferimento per il montaggio dei pignoni e della cassetta   un trucco consiste anche nel guardare molto molto bene cio’ che fate quando smontate tutto: in caso di dubbi prendete un appunto la prossima volta che lo farete vi sembrera’ uno scherzo Buona …pulizia articolo pubblicato su: http://web.tiscalinet.it/archiwords/mtb/cassetta.htm   [twitter-button]...

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L’importanza dell’uso del cardiofrequenzimetro

Consigli Il cardiofrequenzimetro e` un apparecchio che rileva la frequenza cardiaca e consente di avere in tempo reale informazioni sul coinvolgimento del metabolismo. Grazie ad un semplice sensore posto all’interno di una fascia toracica , trasmette dei segnali elettromagnetici che vengono opportunamente codificati ed elaborati da un apposito ricevitore. Molte volte mi e’ capitato di sentire qua e la` che “l’utilizzo del cardiofrequenzimetro sia inutile e una perdita di tempo”.. Nulla di piu’ sbagliato!!E vi dimostrero` il perche`. Ma prima dobbiamo vedere alcuni parametri fondamentali che ci serviranno nell’ uso corretto di esso. – frequenza cardiaca basale (rhr): indica il numero di battiti cardiaci al minuto a riposo. Questo e` anche un ottimo indicatore della propria condizione fisica e deve essere misurata al mattino dopo il risveglio.tanto piu` si e` in forma, tanto e` piu` bassa la frequenza cardiaca a riposo e quindi minore sara` lo sforzo che il cuore deve compiere nel pompare il sangue attraverso l’ apparato cardiocircolatorio. – frequenza cardiaca teorica fcmax (mhr): e` il numero massimo di battiti che il cuore puo` sostenere al minuto. La fcmax e` possibile calcolarla con l’ausilio di una semplice formula: sottraendo un numero fisso all’ eta` (220-eta` uomini) (226-eta`donne). Questa formula essendo di facile impiego e` la piu` utilizzata, ma proprio la sua semplicita` induce ad una stima inesatta . La causa pricipale di questo errore e` l’ esistenza di un’ importante variabilita` individuale della frequenza cardiaca massima che puo` arrivare al 10-15 % e questa variabilita` e` data da caratterisstiche congenite e/o dallo stato di fitness individuale. – frequenza cardiaca di riserva (hrr): e’ la differenza tra la frequenza cardiaca massima e quella a riposo. Questa formula consente di individuare i carichi di lavoro da utilizzare. Formula di karvonen: (fc max – fc riposo) x % di lavoro + fc riposo Quindi i carichi di lavoro vengono somministrati in funzione della frequenza cardiaca. Ecco alcuni esempi: – 60/70 % mhr attivita` moderata – 70/80 % mhr attivita` aerobica/dimagrimento – 80/90 % mhr attivita` alla soglia anaerobica – 90/100 % mhr attivita’ massima Ovviamente tutto questo e` da prendere con le pinze, perche` questi sono calcoli teorici e nella pratica, sopratutto per gli sportivi professionisti ed amatoriali, il discorso cambia. Conclusione: l’uso del cardiofrequenzimetro consente la rilevazione costante della frequenza cardiaca e consente di rispettare il programma allenante. Di conseguenza permette di conoscere, in base ad essa, il “carburante” utilizzato dal nostro corpo . Questo fattore ovviamente e` molto importante al fine di conseguire l’obiettivo che ci si e` prefissati. Come ad esempio il dimagrimento. Quindi a tutti voi buon allenamento!!! Alberto ferrara articolo tratto da: www.alepersonaltrainer.it...

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BIKAMPER

Bikamper trasforma la bici in una tenda da campeggio Si ancora alla due ruote e offre uno spazio di due metri per 90 centimetri in soli 1,6 chili di peso   Hai voluto la bicicletta? E ora viaggi. La nostra sempre maggiore sensibilità verso l’ambiente e l’ecologia insieme alla crisi hanno dato una bella spinta al mondo a due ruote che per il terzo anno consecutivo segna il sorpasso delle vendite sulle automobili. Con le vendite cresce anche il cicloturismo che sta conoscendo una crescita in cui l’hi-tech gioca un ruolo fondamentale. Catene da neve dedicate alle due ruote, laser per le pedalate notturne e caricabatterie solari sono solo una parte dei gadget da viaggio disponibili sul mercato e ora arriva anche Bikamper, una tenda dal design originale che si monta davanti alla bici, al posto della ruota, e offre un pratico riparo per la notte. Chiusa misura solo 26 x 14 centimetri, abbastanza per legarla dietro alla sella o davanti al manubrio, e pesa un chilo e sei etti ma una volta montata offre uno spazio di due metri di lunghezza per 90 centimetri di larghezza. L’idea geniale però è proprio nel ruolo giocato dalla bicicletta che diventa parte integrante della tenda, un espediente che è valso a Bikamper il Red Dot Award, prestigioso premio dedicato al design. La ruota anteriore va smontata e inserita sul fondo della tenda di cui costituisce uno dei due sostegni verticali, l’altro è offerto dal manubrio che viene ancorato al terreno grazie a un accessorio da montare in fondo alla forcella priva della ruota. Il sellino invece diventa il punto di ancoraggio per la copertura antipioggia. L’entrata è posta sulla destra e tre aperture assicurano una corretta ventilazione. Certo, come fanno notare molti ciclisti, è scomodo montare e smontare la ruota ogni volta, ma in compenso Bikamper offre il miglior sistema antifurto a cui si possa aspirare: se qualcuno tenta di prendere la bici infatti la tenda collassa sul viaggiatore addormentato avvertendolo del furto in corso. Anche lo spazio è risicato e a seconda della tua stazza potresti trovare difficoltoso riporre all’interno lo zaino. Secondo noi Bikamper è la soluzione ideale per viaggi brevi e in solitaria, il peso contenuto non influisce sulla pedalata e il sistema antifurto ti fa stare tranquillo durante la notte. Dove lo trovo? Online, sul sito del produttore Topeak Quanto costa? 229,99 dollari, circa 175 euro.   articolo pubblicato su: www.gadget.wired.it  ...

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