Anno nuovo sella nuova

dopo aver capito l’importanza della distanza delle protuberanze ischiatiche ed aver scoperto come misurarla ( vedi articolo: http://www.rialbike.com/magicpower/misura-ossa-ischiatriche-per-la-scelta-della-sella/) questa mattina mi sono misurato le ossa ischiatiche  e dopo aver recuperato  la giusta larghezza della sella sono andato immediatamente a comprare la nuova sella.   DISTANZA OSSA ISCHIATICHE < 11cm = sella stretta (130mm – 143 mm) 11cm – 13cm = sella media (143mm – 155mm) >13cm  = sella larga (oltre 155mm)   La mia scelta é caduta sulla sella CUBE  Natural Fit RACE EXC -larghezza 135 mm (s) per un peso di 308 gr.   Una volta montata ho voluto fare subito un breve test ( 20 km) e anche se non é stato un vero e proprio test di collaudo posso tranquilamente affermare che la sella é velluto. Devo ancora centrare il posizionamento ma sono assolutamente soddisfatto. Le vibrazioni generate dal manto stradale vengono totalmente assorbite dalla sella o  meglio dal gel di cui é composta la copertura. Il fastidio ed indolonzimento delle ossa sacrali é sparito e la seduta la trovo confortevole senza pressioni alla zona prostatica. Insomma anche se il peso (308 gr) non la fa schierare tra le leggerissime il confort la rende la mia sella preferita al momento.   Follow...

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Selle Infinity N-Series, L-Series e C-Series

articcolo tratto da: bikemtb.net La sella Infinity è una delle selle più bizzarre che si siano mai viste, una linea abbastanza standard e minimale, che però si distingue dalle altre per l’ampia apertura centrale. Quello che era partito come un progetto sulla piattaforma kickstarter, si è dimostrato subito un successo e dopo ulteriori perfezionamenti è entrata ora in commercio, sarà disponibile in tre tipologie: N-Series, L-Series e C-Series, quest’ultima ancora in attesa di essere rilasciata.   L’azienda ha spiegato che l’idea della Infinity era quella di attenuare la pressione delle ossa ischiatriche per arrivare ad una distribuzione più uniforme della pressione, questa nuova sella promette comfort e prestazioni anche nelle lunghe maratone, grazie anche alla sua flessibilità ed è ideale per la maggior parte delle tipologie corporee, pur avendo un peso abbastanza leggero.   La Infinity N-Series è quella più minimalista e anche la meno costosa fra le tre (170 $) con un peso di 210 gr, ha una sede in nylon stampato e con binari in acciaio di colore nero, oro, cromo e rame, è disponibile per ora solo in colore nero ma altri ne saranno previsti entro quest’anno.   Utilizzando lo stesso design della N-Series, la Infinity L-Series aggiunge un rivestimento in pelle con un po’ di imbottitura e un piccolo sostegno nella zona centrale, anche in questo caso è disponibile con binari in più colori e rivestimento in marrone chiaro, nero, bianco, rosso e blu, il prezzo è di 240 $.   La versione top di gamma Infinity C-Series invece deve essere ancora rilasciata e avrà il rivestimento in fibra di carbonio con binari in titanio, il prezzo è di 340 $. Ora l’azienda sta offrendo fino alla fine dell’anno, uno sconto di 25 $ su qualsiasi ordine, con il codice “XMAS25”, come ulteriore incentivo a provare le selle Infinity. Maggiori info: www.infinitybikeseat.com Follow...

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Misura ossa ischiatriche per la scelta della sella

articolo tratto da: bikemtb.net   La misurazione delle ossa ischiatriche è un aspetto fondamentale per trovare la misura giusta per la scelta della sella. La sella è uno di componenti principali della bici a cui molto spesso non si bada quando si fa un acquisto, ma è un fattore da non sottovalutare, in quanto la seduta nella pedalata può generare problemi nel tempo. Se ci pensiamo, il sedere come le mani ed i piedi, sono il punto di contatto dove viene scaricata la maggior parte del peso del biker, ad una sella si richiede comfort, sostegno senza che infastidisca il corretto movimento durante la pedalata. Trovare la sella adatta a noi non è facilissimo come all’apparenza può sembrare, c’è chi con un tipo di sella si può trovare a proprio agio e chi invece con lo stesso modello non si trova proprio, la scelta della sella è un fattore molto personale e non è semplice trovare quella ideale al primo colpo. Quando si decide di andare alla ricerca del modello di sella piu’ adatto a noi, alcuni aspetti sono da tenere in considerazione: la misura, la forma, l’imbottitura, la presenza o meno del foro antiprostata. La cosa più importante da valutare di una sella e’ la misura giusta, in particolare la larghezza della parte posteriore dove poggiano le ossa ischiatiche. La distanza tra le ossa ischiatiche varia da una persona all’altra e quindi la zona di appoggio ideale sarà differente, se la sella è troppo stretta si tende naturalmente a scivolare all’indietro a cercare la zona più confortevole, al contrario si tende a spostarsi in avanti se l’appoggio risulta troppo largo.  Per valutare tutti gli aspetti e arrivare alla scelta giusta sarebbe ideale andare da un biomeccanico, che oltre alla scelta della sella, potrebbe aggiustare tanti altri fattori nell’impostazione sulla bici, oppure alcuni negozianti hanno attrezzature fornite da aziende per effettuare i test, come per esempio il sistema di rilevazione ID Match di Selle Italia, un innovativo sistema software per individuare la propria sella ideale, basato sul rilevamento delle misure antropometriche, oppure il sistema Specialized con uno speciale misuratore dotato di cuscino in gel a memoria di forma, sul quale il biker si siede per qualche istante, fino ad imprimere sul gel il calco della propria seduta, in seguito attraverso una riga millimetrata si misurare la distanza tra le ossa ischiatiche. Nella figura sottostante sono riportate proprio le misure ideali di sella (metodo Specialized), che tengono conto non solo della distanza fra le ossa ischiatriche, ma anche del modo di stare in sella, con la posizione race, standard o seduta, tenere anche in considerazione la misura reale dell’area di appoggio, troviamo infatti alcune selle dove la superficie di appoggio è inferiore rispetto alla larghezza, tipico esempio di selle a dorso di delfino, dove la parte laterale decade all’ingiù in maniera più marcata. Sit Bone Width (mm) corrisponde alla distanza delle nostre ossa ischiatriche e a fianco la misura della sella corrispondente, tenere sempre in considerazione l’impostazione di seduta che si tiene maggiormente, per esempio per una misura ossa di 12 cm viene consigliato una sella di larghezza 143 (impostazione race o normale) e 155 mm per chi siede dritto, come può essere l’impostazione su una bici urban, di seguito la tabella corrispondente.   Se non si vuole spendere soldi da un biomeccanico o non si vuole usufruire dei metodi descritti sopra, ma si vuol misurare da soli le ossa ischiateriche, procuratevi un semplice cartone, magari uno morbido e spesso (ideali quelli con le ondulazioni in mezzo ai due strati), poggiatelo su una superficie dritta, spogliatevi e sedetevi sopra al cartoncino per qualche minuto (come figura sopra), esercitando una forte pressione, in modo da produrre un calco con le due protuberanze ischiatiche, a questo punto con una penna cerchiate i calchi e misurate la distanza che intercorre...

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Biomeccanica in sella: le ossa ischiatiche

 di Omar Gatti    Tra i vari componenti della bicicletta, la sella spesso non viene considerata nell’ambito del rapporto tra il ciclista e il suo mezzo. Ci si concentra sulle dentatura delle corone, sulla forma del manubrio, sulla leggerezza dell’attacco ma spesso la scelta della sella è relegata al grado di morbidezza o, nella peggiore delle ipotesi, al colore che deve essere in tinta con quello del telaio. In questo articolo invece vedremo quali sono le caratteristiche corporee e biomeccaniche che influenzano direttamente la scelta della sella adatta a noi, in modo da raggiungere un grado di ergonomia davvero elevato e adatto alle proprie esigenza. La sella è uno dei tre punti (insieme a manubrio e pedali) di contatto tra il ciclista e il suo mezzo e deve essere scelto con cura. Perché ci concentriamo sulla forma del manubrio o sulla resistenza dei perni dei pedali e non sul supporto che la sella deve darci? Questa ha infatti il compito di supportare il bacino del ciclista e donare stabilità all’intera corporatura. Partiamo da una base di anatomia: il bacino è una struttura ossea collegata all’osso sacro (termine ultimo della colonna vertebrale), al coccige e ai femori (attraverso la connessione con il gran trocantere, che dà vita all’articolazione dell’anca). La parte inferiore del bacino presenta due estremità arrotondate e cave all’interno: le ossa (o tuberosità) ischiatiche. Sono queste le ossa che poggiano effettivamente sulla sella. Quando noi sediamo in sella, le tuberosità si adagiano e si allargano, sostenendo il peso di tutto il tronco superiore. Quindi la prima cosa da capire è che la sella deve adattarsi alla misura delle nostre ossa ischiatiche e soprattutto alla distanza che corre tra di loro. Più sono distanti maggiore sarà la larghezza di sella necessaria per sostenerle. Utilizzando una sella troppo stretta le ossa ischiatiche “scivolerebbero” verso l’esterno, offrendo poco supporto al bacino e ai muscoli lombari, con la comparsa di dolori che potrebbero sfociare in una vera e propria tecnopatia: la lombalgia. Ora però, è tempo di sfatare un mito (forse uno dei più longevi nella storia del ciclismo): la larghezza della sella in base al sesso del ciclista. Per decenni si è sempre creduto che le donne presentassero ossa ischiatiche più distanti tra loro per via del bacino più largo, strutturato per supportare lo sforzo del parto. Per questo si consigliavano selle “strette” agli uomini e “larghe” alle donne. Quest’anno la casa produttrice Selle Royal ha commissionato uno studio molto interessante, che ha letteralmente fatto a pezzi questo mito. Ha infatti richiesto al prof. Frobose dell’Università dello Sport di Colonia (Germania) di realizzare un test per verificare se esista o meno una relazione tra il sesso e la distanza tra le tuberosità ischiatiche delle persone. Il team del professore ha effettuato la misurazione su un campione di 120 uomini e 120 donne di diversa età e di diversa estrazione ciclistica e per poi valutare l’effettiva distribuzione per sesso ed età delle distanze rilevate. Dalle prove è emerso che la media per gli uomini è di 11,8cm di distanza e quella tra le donne è di 13,04cm. E quindi che c’è di diverso, direte voi? Lasciamo perdere per un attimo le medie e le statistiche e concentriamoci sui singoli casi: ci sono uomini con distanza elevata e donne con ossa ischiatiche ravvicinate, e sono tanti. Infatti è impossibile pensare che un determinato stile di sella vada bene per tutta la categoria di ciclisti uomini e un tipo più largo si adatti a tutti i bacini delle utenti femminili. Non esistono persone perfettamente “nella media”, con un altezza definita, lunghezza di gamba identica,...

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Il carter della Bartali

Ed ecco un’altro pezzo al suo posto.   Queste qui sotto sono le foto del carter prima del restauro E  questo é il carter dopo che é stato sabbiato e stuccato ( stucco per carrozzeria bicomponente e verniciatura.   Follow...

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