Cardiofrequenzimetro e allenamento

Dopo aver parlato di “SUPERCOMPENSAZIONE” ed avere effettuato il test COCONI é giunto il momento di comnciare a dare un significato concreto ai dati ottenuti e soprattutto cominciare ad allenarsi tenendo d’occhio il proprio cuore.

Quando acquistai il mio primo cardiofrequenzimetro lo feci con l’idea di tenere sotto controllo il cuore per  una mera questione di sicurezza personale per evitare malori o cose del genere. ERRORE!

Un giorno parlai con un medico sportivo che mi disse semplicemente che il cuore ha i suoi metodi per farci capire quando é troppo e soprattutto ha le sue difese. Il cardiofrequenzimetro lo devi prendere, continuò il medico,  per poter impostare un allenamento preciso ed efficace. ILLUMINANTE!

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Da allora mi sono messo a studiare i vari tipi di allenamento, il comportamento del cuore, le variazioni della chimica nel sangue e così via e devo dire che da quando ho cominciato ad usare il cardiofrequenzimetro in modo corretto mi alleno di meno ed ogni allenamento é più proficuo e soprattutto effettuo allenamenti mirati.

Adesso, che sia una seduta di rulli oppure un uscita, non mi metto in sella se prima non ho deciso quale fine voglio raggiungere durante la sessione di allenamento e dirò di più; sul mio ciclocomputer ho impostato come dati principali: la frequenza cardiaca e la cadenza di pedalata. Velocità, altimetria distanza percorsa non li guardo più se non alla fine della sessione quando carico tutti i dati a computer. Ed i risultati arrivano!

Conoscendo la frequenza cardiaca alla Soglia anaerobica è possibile stabilire delle fasce di frequenze cardiache allenanti più precise.

Cuore

Di seguito sono riportati i parametri da tenere in considerazione a seconda delle diverse esigenze di allenamento:

-fondo lento: 75-80% della Fc di soglia: quest’intensità di esercizio corrisponde alla frequenza cardiaca minima allenante. Al di sotto di questi valori, infatti, l’intensità non è sufficiente per garantire degli adattamenti fisiologici utili per migliorare la prestazione

-fondo intermedio: 85-90% della Fc di soglia: quest’intensità di esercizio corrisponde ad un’intensità tutto sommato blanda, leggermente superiore della precedente ma che può essere mantenuta a lungo. I substrati energetici principalmente consumati sono anche in questo caso i grassi.

-fondo medio: 85%-90% della Fc di soglia: quest’intensità di esercizio corrisponde ad un’intensità intermedia, utile per preparare gare di fondo, e per stimolare la resistenza a prestazioni di lunga durata. Anche in questo caso la miscela energetica utilizzata dall’organismo è composta principalmente da acidi grassi

-fondo veloce: 97-103% della Fc di soglia: quest’intensità di esercizio corrisponde ad un’intensità medio alta, che può essere sostenuta per un tempo relativamente lungo. La miscela metabolica utilizzata per ricavare energia dipende dal grado di allenamento dell’atleta, più il soggetto è allenato e più sarà in grado di risparmiare glicogeno e viceversa.

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Alla luce di quanto contenuto nella tabella qui sopra, si tratterà dunque di calibrare il volume di allenamento nelle zone sulla base delle caratteristiche individuali del soggetto (velocista, scattista, scalatore, e relativo assortimento a livello di fibra muscolare, v articolo), sugli obiettivi stagionali accuratamente individuati e sulla capacità dell’atleta di reagire a carichi di entità differenziata.

Gli adattamenti fisiologici che andranno a intervenire, con ciascuna zona, sono  equiparabili a qualsiasi livello atletico, dal cicloturista al pro di alto livello.

 

Cardiofrequenzimetro quando la frequenza cardiaca può trarci in inganno.

In caso di sovrallenamento si manifesta un aumento della pressione e della frequenza cardiaca a riposo ed un calo della frequenza cardiaca di allenamento (a parità di intensità) e massima.

In caso di prestazioni o allenamenti di lunga durata, come ad esempio la maratona, il cardiofrequenzimetro non è in grado di fornirci un’idea sullo stato delle nostre riserve energetiche, poiché la frequenza cardiaca non tiene conto del grado di allenamento e delle caratteristiche fisiche dell’atleta.

In questi casi è bene non fare troppo affidamento ai dati riportati dal cardiofrequenzimetro.

Articolo pubblicato su: www.my-personaltrainer.it

 

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2 Comments

  1. cardiofrequenzimetro says:

    Interessante… quindi l'ideale per bruciare grassi è allenarsi senza superare il 90% della frequenza massima, ho capito bene?

    • alexrisso says:

      Si l'articolo suggerisce questo anche se personalmente preferisco stare tra il 70 e l'80% della soglia.

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