Decalcomanie : LA GUIDA

Era da un po che cercavo soluzioni per terminare il restauro della Maino e della bartali con le decalcomanie ma non sapevo come fare finché non mi sono imbattuto in questo splendido articolo tratto da : www.biciclassiche.com   DOVE ACQUISTARLE: Nei mercatini di settore ci sono molto venditori che dispongono di decal, ma generalmente per acquistare le decal ci si rivolge ai seguenti commercianti, che dispongono sia di repliche che di originali: VINTAGE TRANSFERS di G. PANCIROLI info@vintagetransfers.it   BELLAVISTAVINTAGE di M. CAVALLERI  http://bellavistavintage.beepworld.it/etichette.htm COME APPLICARE LE DECALCOMANIE A COPALE : 1- Ritagliare tutta la carta in eccesso attorno alla sagoma decal, lasciando circa 1mm di bordo “bianco” attorno alla sagoma della decal. Alcune decalcomanie hanno la carta di supporto a doppio strato, ovvero rimuovendo la carta principale vi rimane in mano una leggera velina su cui è attaccata la decal, questo tipo di decal con carta a doppio strato sono decisamente migliori in quanto rimuovendo la carta piu rigida vi rimane sono la velina che è molto piu leggera e aderisce perfettamente alla superfice, mentre le decal su carta rigida tende sempre a sollevarsi sulle superfici curve (vedi punto 3) 2- Comperate della vernice trasparente a copale senza additivi (tipo Damar, Rainbow, ecc…) ed applicatene uno strato sul retro della decalcomania (ovviamente fate attenzione al lato giusto!!) va bene sia in spray sia a pennello (in alternativa ho sentito di risultati ottimi utilizzando della semplice vernice spray trasparente -no nitro!). 3- Attendete alcuni secondi, di modo che la vernice diventi un poco più viscosa, fate aderire la decal verniciata sulla zona (pulita e leggermente scartaverata) del telaio. Se la decal è del tipo a carta rigida bisogna “lavorare” parecchio per farla aderire sulla superfice, se tende ad alzarsi e a non aderire probabilmente avete messo poca vernice, oppure se si alzano gli spigoli della decal utilizzando un pennellino intinto nella vernice, cercate di aggiungerne sui punti in cui si alza… se la cosa persiste aiutatevi con dello scotch di carta o con qualsiasi cosa che possa mantenere aderente la decal al telaio. NON APPLICARE LE DECAL SUL TRASPARENTE, MA SULLA VERNICE, SOLO IN SEGUITO APPLICATE IL TRASPARENTE . 4- Quando la carta della decal è fissata al telaio lasciatela per alcune ore in quella posizione, di modo che la vernice a copale si asciughi e fissi la decalcomania (una nottata è meglio!) 5- Trascorso il periodo di essiccazione bisogna rimuovere la carta dalla decal che nel frattempo si è incollata al telaio. Questa operazione và fatta con calma e pazienza : prendete un panno o una spugna e bagnateli leggermente con acqua tiepida, fatto ciò tamponate la cartina ripetutamente e per diversi minuti così la carta tenderà a logorarsi finche si rimuoverà da sola senza problemi. Se la cartina non si muove insistete con l’acqua, la carta si deve quasi sciogliere ! Se alzate la carta incautamente viene via pure la decal e dovete buttarla via e rifare il lavoro daccapo !!! 6- Una volta rimossa la cartina fate asciugare per alcune ore la decal, non toccatela quando è fresca perchè è appiccicosa e delicata. Fatela asciugare a temperatura ambiente non usate espedienti di calore per velocizzare il passaggio altrimenti si formerebbero crepe o bolle. 7- Una volta asciutta passate sopra alcuni strati leggeri di vernice trasparente di protezione, del tipo che si usa per protegere i dipinti a olio su tela, (anche in questo caso ho sentito di ottimi risultati anche con vernice trasparente -no nitro!). Se invece dovete finire anche la vernice e lucidarla date la mano di trasparente spray. LE DECALCOMANIE SONO MOLTO DELICATE, PERCIO’ SEGUITE METICOLOSAMENTE TUTTI I PASSAGGI E NON ABBIATE...

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Faro Bosch bici Bartali

Ed ecco il faro della bici Bartali di mia madre. Dall’aspetto sembrerebbe un faro Bosch Rotodyne ma non ne sono sicuro al 100%. Se qualcuno può darmi informazioni più precise in merito a marca e modello gliene sarei immensamente grato.   Dopo 4 ore circa di bagno galvanico in acqua e bicarbonato ed una mezzoretta in acido muriatico il risultato é quello che si può vedere nelle foto qui sotto   purtroppo oltre a delle ammaccature il faro é anche lesionato nela parte posteriore e quindi prima di procedere alla cromatura dovrò risolvere il problema. Credo che utilizzerò una colata di stagno dalla parte interna in modo che lo stesso  possa andare  a riempire le crepe della lesione. Mi consulterò con qualcuno prima di procedere.   Follow @RIALBIKE...

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Ed ecco le nuove ruote per la bartali

Trovati i mozzi vintage della way assauto ho finalmente potuto raggiare le ruote per la bartali. I mozzi li ho trovati su internet sul sito di Biondi Pallavera che nel giro di 24 ore ha provveduto a farmi recapitare i mozzi acquistati. Servizio Impeccabile. Per quanto riguarda la tipologia di raggiatura ho  scelto la raggiatura con incrocio di quarta per dare il maggior confort possibile.         Follow @RIALBIKE...

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cambio simplex

Gironzolando su internet sono incappato in quest foto che mostrano il cambio Simplex in uno stato decisamente migliore di quello del cambio che ho recuperato smontando la bici Bartali di mia madre. Ho trovato anche l’estratto del brevetto e degli esplosi che sicuramente mi aiuteranno nel restauro.     materiale fotografico tratto da: labicidepoca.forumfree.it   Follow...

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BICICLETTE BARTALI: un po di storia

Era il 1949 e la nutrita schiera di tifosi del Ginettaccio (soprannome di Gino Bartali) si divise in due fazioni: chi fù contento nell’apprendere che Bartali si era messo in proprio con la sua squadra personale e chi per tutta la futura carriera del toscano gli recriminò il fatto di aver buttato al vento l’appoggio tecnico di una potenza come la Legnano. Ma la storia volle che Gino in accordo con i F.lli Santamaria di Novi Ligure si mise in testa di produrre biciclette col proprio nome, e che per sponsorizzare l’avventura imprenditoriale doveva assolutamente fondare una squadra che corresse col proprio nome e con le proprie biciclette. Erano gli inizi degli anni 50, Bartali era già avanti con l’età, Coppi era nettamente più giovane e scalpitante inoltre la Bianchi gli poteva garantire i migliori strumenti per conquistare la vittoria, la Checca, l’ammiraglia della Bianchi scortava Fausto e i suoi formidabili gregari erano il simbolo del ciclismo moderno… Bartali, invece, con i Santamaria dovette accontentarsi di una squadra più modesta e una gestione vecchio stampo, ultimi barlumi di ciclismo eroico e sincero, un caso fra tutti fu la scelta, pazza, di adottare il cambio Cervino prodotto dai Nieddu di Torino, un cambio macchinoso e sorpassato che nella sostanza riprendeva il vecchio Super Champion, Coppi invece aveva a disposizione il meglio sulla piazza il Simplex Tour de France, il primo cambio moderno a doppia puleggia, preciso e veloce. Ciò nonostante Gino, dette filo da torcere a Coppi e alla sua Bianchi… in molte occasioni… dalla polvere spuntava il suo nasone a tagliare il traguardo, anche in manifestazioni importanti.. questo era Gino! testo tratto da www.biciclassiche.com Follow...

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