come anodizzare l’alluminio

articolo tratto da:trinacriaracingteam.forumfree.it MATERIALE OCCORENTE: PRODOTTI CHIMICI: Soda caustica ( NaOH ) Acido nitrico ( HNO3 ) Acido solforico ( H2SO4 ) Acqua distillata ( H2O ) Solfato di nichel ( NISO4 ) Coloranti per stoffe Trielina Borace ATTREZZATURA 4 vaschette di vetro (pirex) alimentatore (MAX 15 Ah) Pozzetto per lavaggi in acqua corrente Basetta di sostegno per pezzi da trattare Piccolo contenitore in lamiera di ferro Vaschetta di polietilene Lo schema che segue indica le varie fasi del trattamento in sequenza riassuntiva per avere un quadro completo delle varie operazioni. A seguire saranno descritte singolarmente in maniera dettagliata. Abrasione meccanica – sgrassaggio con la trielina Decappaggio in soluzione di soda caustica (150 gr per litro ) Lavaggio in acqua corrente Decappaggio in acqua corrente Lavaggio in acqua corrente Ossidazione (immersione del pezzo in soluzione di acido solforico – 250 gr x litro) utilizzare corrente continua (12 V / 1 Ah per dmq) durante il trattamento refrigerare lavaggio in acqua corrente colorazione (COLORANTI INDANTRENICI per stoffe) fissaggio – soluzione bollente di Solfato di nichel (50 gr x litro) Lavaggio in acqua corrente Asciugare in corrente d‘aria e spruzzare con olio minerale 1° FASE Abrasione meccanica del pezzo da trattare a mezzo utensile da tornio e tela abrasiva fine per alette di raffreddamento, testa motori, ogive, trascinatori, venturi, etc. Da questo momento il pezzo pulito e sgrassato con trielina NON DEVE essere più TOCCATO con le dita. 2° FASE Decappaggio in soluzione di Soda caustica (150 gr per litro), utilizzando la prima delle 4 vaschette di vetro . Per decappaggio si intende : “operazione di pulitura e depurazione di una superficie metallica mediante trattamento con sostanze sgrassanti, disossidanti, e leggermente acide” . Immergere il pezzo in questa soluzione per circa 5 minuti, trattenendolo con una striscia di alluminio piegata a U. 3° FASE Lavaggio del pezzo in acqua corrente a totale ELIMINAZIONE dei residui di soda caustica. 4° FASE Poiché l’alluminio di questi componenti non è puro ma è una lega notiamo che dopo il trattamento con la soda caustica, il pezzo in questione ha assunto una colorazione grigio-scura. Immergiamo allora questo pezzo in una soluzione di acido nitrico (100 gr per litro) contenuta nella seconda vaschetta di vetro, questa operazione riporterà il manufatto alla sua colorazione argentea originale. Il tempo di trattamento si regola in base alla scomparsa della colorazione grigio-scura. 5° FASE Lavaggio del pezzo in acqua corrente a totale ELIMINAZIONE dei residui di acido nitrico. 6° FASE Immergere il pezzo, trattenuto sempre dalla lamina di alluminio e sostenuto dalla basetta (FOTO 3), nella terza vaschetta contenente una soluzione di acido solforico (250 gr per litro) N.B. DURANTE IL TRATTAMENTO ELETTROLITICO, DATO L’INNALZARSI DELLA TEMPERATURA, REFRIGERARE CON GHIACCIO Utilizzare corrente continua, 12 Volt/1 Ah x dmq di superficie da trattare, che si ottiene con un alimentatore a voltaggio e amperaggio variabili separatamente (FOTO 4). Impostare su 6 volt e 1 Ah e lasciare agire per circa 2-3 minuti, a questo punto portare gradatamente il voltaggio a 12 volt e continuare il trattamento per circa 40-50 minuti. 7° FASE Estrarre il pezzo dalla soluzione di acido solforico e badando bene a non toccarlo con le dita lo laviamo a fondo fino alla totale scomparsa dei residui acidi. Per la fase successiva fare asciugare completamente il pezzo in corrente d’aria. 8° FASE – COLORAZIONE Da questo momento ha inizio il procedimento di colorazione vero e proprio. Nel piccolo contenitore in ferro (FOTO 5), versare il colorante in polvere e poca acqua (raggiungere un consistenza cremosa). -Mettere a scaldare su di un fornello a gas (FOTO 6) mescolando con un bastoncino...

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Ehhh… vai con la ramatura!

Anche questa volta i saccenti che non credevano che sarei riuscito a ramare  con bagno galvanico hanno perso una buona occasione per prendere i loro inutili pareri e metterseli in …tasca…;)) Ci sono voluti un pò di tentativi ma alla fine il risultato é arrivato e tutto grazie alla santa internet. I primi bagni che avevo preparato funzionavano molto bene ed il deposito di rame era abbondante e rapido ma quando andavo a lucidarli lo strato di rame veniva via come carta stagnola. Ho cambiato le percentuali dei componenti ma … niente il risultato non cambiava fintanto che non mi sono imbattuto in un trattato di galvanica che diceva che il ferro aveva bisogno di un bagno galvanico basico e non acido come quello che avevo usato fino a quel momento e, cambiato il bagno ecco la magia, il rame si deposita e si attacca tenacemente al metallo e lo si può lucidare. Le foto che vedete qui sotto sono state scattate subito dopo aver esposto al bagno galvanico i pezzi per circa 20′ per due volte. Come potrete notare lo strato non ancora del tutto uniforme e domani li reimmergerò altre due volte fino ad ottenere uno strato uniforme ma senza cancellare i segni del tempo che come ho sempre detto non voglio che scompaiano.  Una volta raggiunto lo strato desiderato naturalmente li vernicerò con una vernice spry trasparente allo scopo di preservare i pezzi ramati dall’ossidazione. Come trattamento anti ossidazione, la ramatura non é certamente il migliore ma sotto l’aspetto dell’ eleganza trovo che la ramatura dia un tocco di classe ineguagliabile.      ...

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ZINCATURA FAI DA TE

Dopo aver trovato e provato il metodo per l’asportazione della ruggine tramite la cella elettrolitica mi é nata l’esigenza di proteggere i pezzi ripuliti dalla formaione di nuova ruggine. I pezzi grandi ovviamente verranno cromate ma tutte le parti di minuteria:viti,molle ecc. come li proteggo. Ed ecco che la mitica internet é entrata in azione facendomi trovare questo interessantissimo articolo su come procedere alla zincatura fai da te. L’articolo l’ho trovato su: www.vespaforever.net ED ECCO IL PROCEDIMENTO Occorrente per la preparazione dell’elettrolita (soluzione di cloruro di zinco). dosi per 1 litro: – 1 litro di acido cloridrico; lo trovate al supermercato come acido muriatico diluito al 10% o più forte, consiglio quello più forte per sciogliere in minor tempo lo zinco; – Occorre lo zinco, potete usare gli anodi di zinco che vendono in un qualsiasi negozio di nautica io ho usato due rondelloni di diametro 50 mm; – serve un agente che rende porosi i pezzi da zincare impedendo l’accumulo di ioni idrogeno; cioè un detersivo con almeno il 30% di tensioattivi, io ho usato un detersivo per piatti; – serve un agente splendogeno, io ho usato una tavoletta di colla di pesce per fare le gelatine dei dolci, la trovate nei supermercati; – acqua demineralizzata; la trovate nei supermercati; – bicarbonato di sodio; – un caricabatteria per cellulare con tensione di 5 – 6 V per pezzi piccoli va benone; – un caricabatterie per auto tensione 12 V oppure funziona stra bene una batteria per auto per pezzi grandi. Una tensione superiore ai 12 V non consente il deposito di zinco; Esempio: con il caricabatteria per il cellulare sono riuscito a zincare la fascetta per il carburatore ma non la vite dell’ammortizzatore posteriore, questo perchè bisogna tenere conto della densità di corrente necessaria per zincare (A/dm^2), per cui ho utilizzato la batteria per auto; – un contenitore di vetro almeno 1 litro; – diversi contenitori di plastica rigida; – paletta di legno e spazzolini con setole di ottone; Raccomandazioni: Massima cautela nell’usare l’acido indossando guanti, occhiali e indumenti idonei allo scopo. se volete anche una mascherina qualora si sviluppano vapori (soprattutto con pezzi piuttosto grandi). PULIZIA DEI PEZZI – I pezzi da zincare devono essere perfettamente sgrassati e la ruggine totalmente rimossa; potete rimuoverla meccanicamente ma un metodo molto efficace e quello di metterli a bagno nell’acido muriatico per almeno un oretta o poco più, a patto che contolliate a distanza di qualche decina di minuti per evitare che i pezzi inizino ad essere corrosi dall’acido, specialmente se di alluminio. Se i pezzi hanno una zincatura vecchia e parzialmente tolta potete metterli a bagno e la vecchia zincatura scomparirà. – dopo che i pezzi sono puliti potete zincarli direttamente altrimenti si riforma la ruggine; se dovete zincare dopo un pò di tempo è opportuno sciacquare i pezzi in acqua demineralizzata o normale con l’aggiunta di bicarbonato; potete lasciarli immersi oppure asciugarli e cospargerli di olio altrimenti vien fuori la ruggine. PREPARAZIONE SOLUZIONE ELETTROLITA – Prendete il contenitore di vetro e versate un litro di acido muriatico e mettete lo zinco a sciogliere; Lo zinco inizierà ad emettere bollicine e ci vorrano 48 ore, anche di più, affinchè si sciolga completamente. Potete immergere più pezzi di zinco o anche un pezzo più grande.L’obiettivo è rendere la soluzione satura per cui non appena lo zinco non emette più bollicine la soluzione è pronta. Abbiamo generato il cloruro di zinco. Non buttate lo zinco rimasto perchè serve nel processo di zincatura. Potete diluire l’elettrolita con acqua demineralizzata circa 2 litri. – Adesso filtrate il cloruro di zinco e versatelo in un...

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