IL TELAIO: Attenti alla filettatura

Sul mercato è possibile trovare filettature del movimento centrale differenti. Si sentirà parlare allora di “passo italiano” e “passo inglese”. Il primo prevede dimensioni leggermente maggiori del secondo e prevede l’avvitamento delle calotte girandole entrambe in senso orario. Nel movimento a passo inglese la calotta sinistra si avvita in senso orario mentre la destra in senso antiorario. Le frecce indicano il verso per l’avvitamento Se si acquistano separatamente telaio e movimento centrale sarà bene, allora, sapere cosa si dovrà richiedere per non trovarsi con un movimento impossibile da utilizzare. Da notare che essendo leggermente minore la dimensione del movimento a passo inglese nel caso si dovesse rovinare la filettatura si potrà “recuperarla” trasformandola in passo italiano con l’apposito strumento. Per capire il tipo di filettatura del proprio telaio si può fare riferimento ai numeri solitamente presenti sulla scatola del movimento centrale (e impressi anche sui meccanismi stessi o sulle confezioni): Articolo tatto da:www.cyclinside.com Le differenze sostanziali tra le filettature sono queste: – BSA: quella standard, inglese, tutti i pezzi di oggi sono così quindi prezzi bassi e alta reperibilità. la filettatura misura 34.8 mm X 24 tpi la calotta destra (quella fissa) si avvita a SINISTRA la calotta sinistra si avvita a DESTRA la sede del movimento centrale ha una larghezza di 68 mm – ITALIANA: vecchio standard italiano, i MC di questo tipo si trovano ancora abbastanza facile su ebay a prezzi contenuti. la filettatura misura 36 mm X 24 tpi la calotta destra (quella fissa) si avvita a DESTRA la calotta sinistra si avvita a DESTRA la sede del movimento centrale ha una larghezza di 70 mm – FRANCESE: vecchio standard francese, i MC di questo tipo sono molto difficili da trovare, Velo Orange ne produce e spedisce dall’America a prezzi semi decenti. la filettatura misura 35 mm X 25.4 tpi la calotta destra (quella fissa) si avvita a DESTRA la calotta sinistra si avvita a DESTRA la sede del movimento centrale ha una larghezza di 68 mm – SVIZZERO: la luna nera dei MC. Standard usato per pochi anni su alcuni modelli di biciclette soprattutto francesi. IMPOSSIBILE da trovare usato, l’unico produttore di MC a filettatura svizzera è Phil Wood: qualità eccellente ma costa un patrimonio. la filettatura misura 35 mm X 25.4 tpi la calotta destra (quella fissa) si avvita a SINISTRA la calotta sinistra si avvita a DESTRA la sede del movimento centrale ha una larghezza di 68 mm Insomma, usa tutti gli standard francesi ma si avvita come un ISO. (fonte:www.fixedforum.it)     Follow...

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IL TELAIO: Altezza del movimento centrale

articolo tratto da: www.mtb-mag.com di Daniel Naftali   Si sente spesso parlare, soprattutto nelle discussioni relative ai diversi formati di ruota, di un particolare valore geometrico: l’altezza del movimento centrale. Tutti ne parlano, regolarmente si va a finire sull’argomento, ma alla fine siamo sicuri di sapere tutti che cos’è? Ed in che modo può questo valore influire sulle caratteristiche della nostra  bike? In inglese bottom brachet height, abbreviata spesso in BBH, l’altezza del movimento centrale è un parametro geometrico molto importante per valutare le caratteristiche di guida di un telaio.   Solitamente si misura nel seguente modo:   Ovvero come la distanza da terra dell’asse della guarnitura. Si tratta quindi di una misura facilmente rilevabile con un semplice metro: avendo cura di posizionare la bici perfettamente verticale, si posiziona il metro a terra e si legge l’altezza del movimento centrale. Risulta però evidente che variando le misure delle gomme, anche l’altezza del movimento centrale vari in proporzione. Per questo alcuni produttori forniscono tale misura come differenza rispetto all’asse dei mozzi: Questa misura in inglese si chiama bottom bracket drop (BBD), mentre in italiano non ha un nome specifico e può essere chiamata differenza di altezza del movimento centrale rispetto ai mozzi. Il bottom bracket drop può essere sia positivo che negativo: Se positivo significa che il movimento centrale è sopra la linea dei mozzi Se negativo significa che il movimento centrale è sotto la linea dei mozzi Il vantaggio di questa misurazione sta nel fatto è che è indipendente dalle dimensioni delle ruote e dell’altezza delle gomme, tuttavia è impossibile da misurare direttamente. Inoltre con l’avvento delle ruote da 27,5” e 29”, con questo parametro risulta difficile fare confronti diretti tra bici con diametri ruota differenti, proprio perché a parità di altezza del movimento centrale, il bottom bracket drop cambia a seconda del diametro delle ruote e della conseguente altezza dei mozzi da terra. Altezza movimento centrale e baricentro Di per se che il movimento centrale sia posizionato più in alto o più in basso poco importa per la guidabilità della bici. Quello che però è importante è la posizione del baricentro del sistema bici e rider. Essendo infatti la guarnitura, insieme al manubrio ed al sellino, uno dei tre punti di contatto del biker con la bici, la sua altezza determinerà l’altezza del baricentro del biker. Il biker è molto più pesante della bici, per cui la posizione del baricentro del sistema bici e biker sarà notevolmente influenzata dalla posizione del biker stesso. L’altezza della sella rispetto alla guarnitura (altezza sella) può essere considerata un parametro fisso, in quanto dipende direttamente dalle misure antropometriche del rider e dalle regole biomeccaniche che stanno dietro al movimento di pedalata. Possiamo quindi tranquillamente dire che l’altezza totale della sella da terra è data dalla somma dell’altezza del movimento centrale (variabile) più quella che abbiamo chiamato altezza sella vera e propria (la distanza tra il sellino ed il movimento centrale, che è fissa): Aumentando ad esempio l’altezza del movimento centrale ed essendo l’altezza sella fissa, l’altezza totale della sella da terrà sarà maggiore ed il bacino sarà posizionato più in alto. Un bacino più in alto significa un busto più alto e quindi un baricentro posizionato ad un’altezza maggiore. Le parti più pesanti di una persona sono infatti il busto ed il bacino, la cui posizione dipende da quella della sella. In discesa il discorso è ancora più semplice. Poiché si guida sempre in piedi sui pedali, i punti di contatto si riducono a due: pedali e manubrio. Variando l’altezza del movimento centrale e quindi dei pedali su cui appoggiamo i piedi,...

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LINEA DI CATENA: cos’é

Ci sono due concetti che fanno riferimento al termine “linea catena”. Il primo prende in esame la posizione dei pignoni o delle corone rispetto alla mezzeria del telaio. Per esempio, una guarnitura o un deragliatore possono essere stati progettati per lavorare con una linea catena di 47.5mm; questo significa che la guarnitura lavorerà in maniera ottimale quando la corona mediana (o il piano mediano fra le due corone, in caso di guarnitura doppia) si trova a 47.5mm dal piano mediano del telaio. Il secondo aspetto fa riferimento alla posizione reciproca fra corone e pignoni, senza considerare il piano mediano del telaio; in questo caso parleremo di linea catena effettiva. Una bicicletta può presentare la guarnitura disassata verso l’esterno o verso l’interno, rispetto alla mezzeria dei pignoni, considerazione questa che non prende in esame il piano mediano del telaio. Di norma i produttori di trasmissioni non richiedono la perfetta complanarità fra punto mediano della guarnitura e punto mediano della cassetta pignoni. Inoltre, le guarniture sono spesso progettate per posizionarsi qualche mm verso l’esterno rispetto alla mezzeria della cassetta pignoni. Dobbiamo altresì considerare che gli stessi produttori di trasmissioni danno per scontato che non tutte le combinazioni corona/pignoni sono sfruttabili. Per esempio, una trasmissione dichiarata come 27 velocità, con tre corone e 9 pignoni, non avrà tutte le 27 possibili combinazioni realmente utilizzabili. Probabilmente, con la catena posizionata sulla corona più piccola e su uno dei tre pignoni più piccoli, la catena sfregherà contro la corona mediana. Questo, tuttavia, non deve essere considerato un errore dal punto di vista della linea catena. Se la corona più grande fosse spostata verso l’esterno, per ovviare al problema di sfregamento appena citato, probabilmente si genererebbero inconvenienti di cambiata con altri rapporti, come, ad esempio, con la corona più grande e il pignone più grande. Quello che di norma si consiglia è di non utilizzare “incroci catena vietati” come possono essere quelli generati con corona più piccola e pignone più piccolo. Le catene hanno un grado di flessibilità che permette di innestare rapporti che anche se fattibili, non è consigliabile utilizzare. Gli incroci catena diventano un problema quando la catena sfrega sulle corone; come regola generale, quando questo accade, è di non utilizzare la combinazione corona/pignone incriminata.     POSIZIONE DELLE CORONE E LARGHEZZA DELLA SCATOLA DEL MOVIMENTO CENTRALE   Le corone devono posizionarsi ad una data distanza dalla mezzeria del telaio. Se la loro posizione è troppo verso l’esterno, o troppo verso l’interno, il deragliatore non funzionerà a dovere. La posizione delle corone è in larga parte determinata dalla lunghezza del perno del movimento centrale. Per molti movimenti centrali viene dichiarata dal produttore la linea catena ottimale per il loro funzionamento, che può essere 47.5 o 50mm. La lunghezza dei perni viene altresì dichiarata e fa riferimento alla lunghezza complessiva dello stesso, da lato a lato. Per esempio, un particolare modello di movimento centrale può essere dichiarato utilizzabile con una linea catena di 47.5mm ed avere un perno lungo 113mm. Una guarnitura progettata per lavorare con questo tipo di movimento centrale presenterà la corona media (o il punto mediano fra le due corone in caso di guarnitura con doppia corona) posizionata a 47.5mm dal piano mediano del telaio. I produttori spesso specificano sia la lunghezza del perno che la linea catena, in quanto, come appena visto, i due concetti sono correlati. Un dato movimento centrale può essere venduto con perni di diversa lunghezza, ad esempio un 118mm è di 5mm più lungo di un 113mm. La linea catena richiesta per il perno da 118mm sarà di 50mm, mentre quello per il 113 sarà di...

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movimento centrale: come scegliere la giusta lunghezza

la lunghezza del perno dipende dalla linea catena che ti serve o che vuoi ottenere… la misura del telaio , o meglio la misura della larghezza della scatola del movimento centrale ti serve per stabilire se hai bisogno di un MC italiano o inglese… pero’ la misura del perno la devi scegliere in base alla guarnitura che intendi montarci… di solito chi realizza la guarnitura fornisce anche indicazioni sulla lunghezza del perno del movimento centrale che la guarnitura richiede per avere linea catena corretta perfettamente abbinata alla scatola MC quindi alla posizione che avra’ la corona della guarnitura rispetto alla battuta del mozzo posteriore. se scegli Miche Primato metti il 107 mm se scegli Campagnolo Vintage, Sugino 75 metti il 109 mm se scegli Sugino Messenger metti il 103 mm se scegli Campagnolo Record nuova metti il 111 mm e così via. Follow...

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MOVIMENTO CENTRALE

Il ruolo del movimento centrale è di fare da perno alle pedivelle consentendone la rotazione, la trasmissione più efficace della forza con le minori dispersioni possibili di energia. Il movimento centrale è un altro componente che ha subito un’evoluzione molto importante negli ultimi anni. Un’evoluzione tutt’ora in corso visto che nuove soluzioni continuano ad uscire e non si tratta solo di interpretazioni differenti di un concetto affermato, ma di vere e proprie piccole rivoluzioni che portano a standard differenti. Questo, in effetti, può creare qualche confusione in più poiché gli standard diversi, spesso, portano con sé anche necessità di telai appositamente realizzati. Per “m.c.” si intende il blocco asse-calotte-cuscinetti che supporta i pedali, tale blocco viene montato nella “scatola m.c.” che è la parte del telaio atta ad ospitarlo. Anni fa era un insieme separato, registrabile come si faceva con i mozzi o la serie sterzo, ora nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di una unità sigillata senza manutenzione, in cui quando i cuscinetti sono usurati e/o difettosi si butta in toto. Solo alcuni modelli, di alta gamma, hanno la possibilità di cambiare i cuscinetti; su due piedi mi vengono in mente gli American Classic Isis, lo Shimano Dura-Ace/XTR Octalink, più quelli a perno quadro di FRM, Hope, Specialites TA, OMAS, etc (quasi sempre con perno in titanio). Solo le bici economiche “da supermercato” usano dei m.c. a coni/sfere regolabili, si tratta di unità dalla scorrevolezza non ottimale, che spesso richedono un compromesso “serrato il giusto=gioco, niente gioco=troppo attrito” per via delle basse tolleranze di lavorazione. D’altro canto, in Pista si usano ancora questi tipi di m.c. -sempre a perno quadro- per via della ottima scorrevolezza ottenibile: stiamo parlando di unità veramente ben fatte, per lo più Giapponesi (non cinesi…) a cui basta solo vedere l’interno delle calotte rettificato e lucidato a specchio per capire che sono un’altro pianeta rispetto a quelli di cui si parlava prima… Occorre poi parlare fin da subito dei m.c. “a calotte esterne”, in cui l’asse del m.c. è nella maggior parte dei casi solidale con una delle due pedivelle, riducendo così il m.c. a due mere calotte esterne che recano i cuscinetti. Capita però che l’asse non sia sempre solidale con una delle pedivelle (es. guarniture Rotor Agilìs, KCNC BearBone, etc) ma separato, quindi più che parlare di “guarniture integrate”, è più corretto parlare di “calotte esterne”. E’ inoltre importante far notare come m.c. e guarnitura vadano di pari passo, essendo fatti per lavorare in sincronia (non si possono mischiare diverse tipologie di m.c. e guarniture) è bene parlare di entrambe. Si parlava di “perno quadro” “Isis” “Octalink“…. questi sono i tipi di interfaccia con le pedivelle. Ognuno ha pregi e difetti, vediamoli in dettaglio: il “perno quadro” è quello più diffuso, essendo il perno relativamente piccolo (17mm) significa che il blocco m.c. può usare sfere più grandi (1/4 o 7/32) quindi i cuscinetti sono robusti e durano. E’ l’unico tipo di cui si possono trovare sistemi a coni/sfere regolabili (sia di scarsa che alta qualità), tutti gli altri tipi qui descritti sono sempre sigillati, al massimo con cuscinetti sigillati sostituibili. Il difetto sta nell’interfaccia con la pedivella, che affidandosi solo su 4 punti (gli angoli del perno quadro appunto) può rovinarsi, specialmente sul lato Sx (vedremo poi il perchè). Si usano bulloni M8.E’ bene precisare che i m.c. a perno quadro esistono in due tipi: ISO e JIS. I due tipi hanno quasi le stesse dimensioni, l’angolo di conificazione del perno è di 2°, la differenza è alla fine del perno: il sistema ISO è leggermente più stretto. Questo comporta una leggera...

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