Le più belle bici da corsa in titanio

Non esiste materiale più nobile per realizzare un telaio. Rigidissimo ma al tempo stesso capace di assorbire le vibrazioni, il titanio è eterno. E costoso. Gli artigiani italiani e americani ne hanno fatto un’arte: ecco le migliori bici al mondo

articolo tratto da: red-live.it a cura di

È una scelta d’élite. Come preferire il jazz alla musica pop, apprezzare i chiaroscuri di Caravaggio piuttosto che l’arte moderna, affidare i sensi a un profumo di Grasse invece che a un’Acqua di Colonia… Il titanio, in ambito ciclistico, è IL materiale nobile per eccellenza.

Meno diffuso dell’acciaio, del carbonio e dell’alluminio, abbina una lavorazione complessa a strabilianti qualità meccaniche. L’utilizzo in ambito bike risale agli Anni ’70 e da allora il prezioso metallo è stato catalogato in base a 9 gradi: dal primo, che identifica il titanio puro, al nono, detto anche 3Al-2,5V in quanto costituito da vanadio al 2,5%, alluminio al 3% e titanio al 94,5%. Lega, quest’ultima, ideale per la realizzazione dei telai in quanto facilmente saldabile, con un carico di rottura molto alto e un’elevata resistenza alla corrosione. Qualche anno fa si utilizzava anche la lega 6Al-4V (ossia il grado cinque), da molti considerata più pregiata per via delle sue caratteristiche meccaniche, ma ora la si trova solo sulle parti lavorate come movimenti centrali, forcellini e ferma guaine, anche per la grande difficoltà nel reperirla sul mercato. Si tratta, infatti, della lega più utilizzata in assoluto al mondo (oltre il 50%), soprattutto in ambito bellico, e quindi ben poca ne rimane per altri usi, con costi assai elevati.

Indipendentemente dal grado il titanio è difficile da lavorare alle macchine utensili a causa della durezza: richiede una destrezza manuale fuori dal comune per la preparazione dei tubi. In aggiunta quando riscaldato diventa reattivo agli elementi atmosferici, ossidandosi. Le saldature vanno pertanto effettuate in atmosfera protetta (in presenza di gas inerte Argon) e… i costi s’impennano!

Perché scegliere un telaio in titanio? È dotato di un’eccezionale risposta alla trazione, compressione e alle deformazioni plastiche. È più leggero dell’acciaio del 40% e altrettanto resistente. Certo pesa più dell’alluminio ma può contare su di una rigidità doppia. Non teme alcun affaticamento ed è totalmente insensibile alla corrosione. È, semplicemente, eterno. Rispetto alla fibra di carbonio? È più pesante ma porta in dote un migliore assorbimento delle sollecitazioni: braccia e schiena ringraziano.

Fatta eccezione per De Rosa, le grandi Case costruttrici non hanno in gamma modelli in titanio, considerati troppo complessi e costosi da realizzare. Un’assenza, quella dei top brand, che ha lasciato libero sfogo a un nutrito gruppo di factory iper specializzate, in particolare italiane e americane, le cui lavorazioni rasentano l’eccellenza. Ecco le migliori specialissime in titanio.

Alchemy Eros

Il telaio americano ha un obiettivo ambizioso: coniugare la massima rigidità laterale con una grande capacità di smorzamento delle sollecitazioni verticali. Realizzato su misura e a finitura lucida/satinata, è offerto in kit con la forcella Enve 2.0 in carbonio (350 g) e la serie sterzo Cane Creek 110 al prezzo di 4.500 dollari (circa 4.000 euro). È compatibile con gruppi sia meccanici sia elettronici.

Crisp Titanium

Dal Texas a Castiglion Fiorentino, dalla patria della tecnologia a quella dell’artigianalità. Darren Crisp dal 2001 salda solo telai in titanio, realizzati su misura, utilizzando tubi ASTM Grado 9 (3Al/2.5V) a spessore costante, con pezzi fresati in titanio ASTM Grado 5 (6Al/4V). Il kit standard prevede tubo sterzo da 1-1/8” OS, con serie sterzo Chris King NTS e forcella Enve Composites USA Road 2.0 con cannotto da 1,125”; il triangolo posteriore è caratterizzato da foderi bassi da 22 mm, sagomati, con forcellini Paragon Breezer/Wright e foderi obliqui da 16 mm, il movimento centrale è BSA con filettatura inglese 68×40 mm. Le personalizzazioni sono numerose e vanno dal nome del cliente alla possibilità di scegliere il set tubi Dedacciai, la forcella Enve 1.0 o Falz, il movimento centrale PF30, i foderi alti sagomati, l’attacco per i freni direct mount o a disco, la verniciatura by Pegoretti, la compatibilità con i cambi elettronici… Garanzia a vita e costo di 3.800 euro.

De Rosa Titanio Solo

Realizzato in titanio grado 9, saldato in casa ed esclusivamente su misura, il telaio italiano può contare su di un tubo obliquo a triplo spessore da 42 mm di diametro con sezioni semi ellittiche alle estremità, così da contrastare le torsioni e al tempo stesso irrigidire la scatola del movimento centrale. Il tubo sella da 35 mm può ospitare la batteria dei gruppi elettronici. Forcellini, minuteria e componenti sono anch’essi in titanio grado 9, una raffinatezza. È disponibile con geometria tradizionale oppure sloping a 5.063 euro, incluso il reggisella da 31,6 mm, la forcella e la serie sterzo De Rosa.

Firefly Road Titanium

Geometrie, dimensioni, diametro e spessore dei tubi: la bici da corsa americana è personalizzabile al 100%. Il montaggio standard prevede una forcella Enve 2.0 in carbonio (350 g) e il passaggio esterno dei cavi. La versione top di gamma adotta un gruppo completo Shimano Dura-Ace e ruote Enve SES 4.5 in carbonio a profilo alto (1.149 g la coppia). Il prezzo? 10.000 dollari (8.900 euro).

Kocmo Roadmaster LTD

Il titanio a un prezzo (quasi) “popolare”: optando per un gruppo completo Sram Force e ruote in carbonio superleggere Lightweight Meilenstein ad alto profilo (47,5 mm) dal peso di 1.100 grammi la coppia, la specialissima tedesca viene proposta a 5.500 euro. Il telaio promette d’essere uno dei più rigidi in commercio, complici i foderi verticali curvi e il ricorso a tubi conici: l’orizzontale da 32 mm di diametro, l’obliquo da 45/55 mm.

Kona Esatto Ti

La tradizione off-road del marchio americano si riflette sul telaio in titanio (di grado 9) dedicato alla strada: geometria sloping, compatibilità con i freni a disco, perno passante posteriore da 12×142 mm e tubo di sterzo dallo sviluppo superiore rispetto allo standard si accompagnano a una geometria particolarmente raccolta del carro anteriore. Un assetto votato al comfort e all’utilizzo endurance. Il kit, che include la forcella Kona Carbon Race, costa 3.200 dollari (2.800 euro) ed è realizzato dallo specialista Lynskey.

Litespeed 2015 T1

La Casa americana ha fatto della lavorazione del titanio il proprio marchio di fabbrica. Il modello 2015 T1, nello specifico, punta sulla massima reattività grazie ai foderi orizzontali asimmetrici, ai tubi sia orizzontale sia obliquo sovradimensionati e alle ruote in carbonio ad alto profilo Reynolds 58 Aero (1.580 g la coppia). Montata con gruppo elettronico Shimano Dura-Ace Di2, forcella Litespeed in carbonio, serie sterzo FSA Zero Stack, manubrio, attacco manubrio e reggisella Easton, pesa 8 kg e costa 10.000 dollari (8.900 euro).

Lynskey R360

Titanio sì, ma con il massimo della semplicità ed economicità. La Casa americana propone una bici con geometria del telaio moderatamente sloping e finitura satinata, abbinata alla serie sterzo Cane Creek 40 e alla forcella Lynskey Pro Road Carbon, quest’ultima sostituibile con la più leggera Enve 2.0 (350 g), anch’essa in fibre composite. Optando per un gruppo completo Shimano 105 e le ruote in alluminio Vision Team 30 (1.920 grammi la coppia), il prezzo finale si attesta a 3.695 dollari (3.300 euro).

Merlin Extralight

Titanio in lega 3Al-2.5V: un materiale cui ricorre ordinariamente l’industria aerospaziale e di cui si fregia, integralmente, il telaio dell’americana Merlin, uno dei marchi storici nella lavorazione di questo materiale. Alla raffinata serie sterzo Chris King InSet 7 e alla forcella Enve 2.0 si accompagnano il gruppo completo Sram Force con guarnitura compact 50/34 e cassetta pignoni 12/25, l’attacco manubrio e il manubrio Zipp Service Course nonché le ruote in carbonio a basso profilo HED Ardennes Plus LT (1.535 g la coppia). Prezzo del kit telaio/forcella pari a 4.999 dollari (4.440 euro).

Moots Vamoots RSL

Il telaio americano, uno dei più apprezzati oltreoceano, pesa 1.165 grammi (taglia M) e viene proposto a 4.900 dollari (4.330 euro). Il montaggio top prevede componentistica di prim’ordine: gruppo completo Shimano Dura-Ace, forcella Moots in carbonio, serie sterzo e movimento centrale Chris King, attacco manubrio Enve Carbon, manubrio fi’zi:k Cyrano R3 (245 g) e ruote in carbonio a medio profilo (35/45 mm) Enve SES 3.4 pesanti 1.412 grammi la coppia. Per entrarne in possesso è sufficiente staccare un assegno da 8.500 euro

Motobecane Le Champion

Geometrie classiche e materiali nobili: una ricetta semplice quella seguita da Motobecane, che abbina il telaio in lega di titanio 3Al-2.5V a forcella in carbonio 3K e, soprattutto, gruppo completo Shimano Ultegra. Alla serie sterzo FSA si accompagnano freni Cane Creek SCR-3 e ruote in alluminio Mavic Aksium Race, per un peso complessivo di 7,7 kg e un prezzo, decisamente aggressivo, di 3.195 dollari (2.840 euro).

Nevi Stelvio LA1

L’università del titanio. Tubi di grado 9, forcellini e scatola movimento centrale di grado 5, cura certosina per i particolari, possibilità di avere il passaggio cavi interno e compatibilità con i gruppi elettronici sono solo alcune delle caratteristiche di uno dei telai più raffinati sul mercato, ulteriormente impreziosito da saldature a scomparsa, spazzolatura a mano e foderi alti sagomati a S. Realizzato su misura, costa 6.200 euro. Optando per il gruppo Campagnolo Super Record EPS, la forcella, la serie sterzo, il reggisella e l’attacco manubrio Nevi in titanio, così come per il manubrio in fibre composite Cinelli Neo Morphe (230 g) e le ruote in carbonio ad alto profilo (60 mm) FFWD F6R (1.350 g la coppia), il prezzo sale a 13.650 euro.

Passoni xxTi

Un’opera d’arte che abbina titanio e fibre composite. Il telaio di grado 9 (3Al-2,5V) con tubi a spessore differenziato vede la scatola del movimento centrale, i forcellini ricavati dal pieno e il tubo di sterzo realizzati in lega di grado 5. Ai tubi orizzontale e obliquo, rispettivamente da 36,4 e 41 mm di diametro, si accompagna il verticale in carbonio da 35 mm. Il kit telaio con forcella Columbus FEL in carbonio e serie sterzo integrata costa 7.360 euro. Il ricco montaggio in foto prevede il gruppo Shimano Dura-Ace, lo splendido manubrio Cinelli Ram 3, il reggisella integrato, la sella Selle Italia SLR Kit Carbon (125 g), i pedali Speedplay Zero Titanium e le ruote in carbonio ad alto profilo (79,5 mm) Lightweight Fernweg (1.480 g la coppia). Per comprarla vendete un rene.

Qoroz Race Won

Il titanio declinato in ottica race. La bici inglese mira alla massima rigidità, specie nella zona del carro posteriore e della scatola del movimento centrale. Il telaio “nudo” pesa 1.225 grammi e l’allestimento standard prevede reggisella e attacco manubrio in lega 3-2,5, forcella Qoroz in fibre composite (345 g), serie sterzo Chris King e ruote in carbonio ad alto profilo. Il kit così composto costa 2.500 sterline (3.210 euro). Un prezzo intrigante.

Seven 622 SLX

Il titanio sposa il carbonio: il tubo di sterzo, la cassetta del movimento centrale, i foderi bassi, i forcellini e la giunzione tra tubo orizzontale e verticale sono in lega 3-2,5 (grado 9), così da assorbire le vibrazioni, mentre i tubi verticale, obliquo e orizzontale sono in fibre composite, al pari dei foderi alti, a tutto vantaggio della leggerezza. Il telaio americano, uno dei più raffinati al mondo, pesa 1.130 grammi. Un record. Il prezzo? 6.100 euro.

Tommasini Mach

Un’opera d’arte Made in Italy. La toscana Tommasini propone un telaio integralmente in titanio 3Al-2,5V dalle geometrie abbastanza tradizionali e sloping moderato a richiesta del cliente, compatibile con la serie sterzo e il reggisella integrati. Disponibile satinato o verniciato, pesa 1.500 grammi e costa 3.950 euro inclusa la forcella in carbonio (350 g).

Van Nicholas Astraeus

Passaggio cavi interno (a richiesta) e serie sterzo integrata caratterizzano la bici olandese, forte di un telaio in lega 3-2,5 dal peso di 1.500 grammi. Il montaggio “classico”, secondo Van Nicholas, prevede il gruppo elettronico completo Shimano Dura-Ace Di2, la forcella in fibre composite autoprodotta (350 g), le ruote in carbonio Lightweight Meilenstein (1.100 g) con perni passanti in titanio. Il telaio “nudo” costa 2.699 euro, la bici competa (da 7,8 kg) raggiunge i 12.100 euro.

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