Potassio basso, i sintomi, le cause e le cure più efficaci

Il potassio è un minerale presente in molti alimenti, di cui il nostro corpo ha bisogno per svolgere alcune importanti funzioni vitali. Scopriamo cosa accade quando siamo in condizione di carenza.

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Il potassio è un minerale importante per il nostro benessere dal momento che è coinvolto in molteplici funzioni vitali, tra cui l’attività muscolare (inclusa quella cardiaca) e il drenaggio dei liquidi.

 

In genere sentiamo parlare del potassio soprattutto quando pratichiamo un’attività sportiva, perché una delle conseguenze della sudorazione copiosa che accompagna un allenamento intenso è proprio la perdita di minerali, tra cui potassio, che può creare scompensi e procurare dolorosi crampi muscolari.

 

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Ecco che allora entrano in gioco i vari integratori salini che vediamo reclamizzati un po’ ovunque che ci spingonoa prevenire la carenza di potassio attraverso bibitoni o granulati effervescenti da sciogliere in acqua. Ma quali sono davvero i rischi che si corrono quando i livelli ematici di potassio scendono troppo e ci troviamo “in riserva”? Questo minerale – che ci “procuriamo” attraverso il cibo – serve all’organismo per bilanciare i livelli di sodio nel sangue scongiurando quindi i problemi collegati all’eccesso di sale nella dieta, che come sappiamo produce un aumento della pressione sanguigna che può danneggiare cuore e vasi.

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Il potassio è altresì un cardiotonico, mantiene efficiente la muscolatura liscia intestinale responsabile della peristalsi, aiutandoci così a prevenire un disturbo fastidioso e comune come la stitichezza, ed è coinvolto nel drenaggio dei liquidi in eccesso nel corpo.  E’ chiaro che, quindi, una eventuale carenza di potassio può ripercuotersi su tutte queste funzioni, inclusa l’attività cardiaca. Anche quel classico inestetismo femminile che è la cellulite può essere favorito da bassi livelli di potassio. Ecco i principali sintomi di questa carenza minerale:

– Debolezza

– Mancanza di lucidità mentale

– Insonnia

– Crampi muscolari

– Ritenzione idrica

– Stitichezza

– Battico cardiaco irregolare

– Edemi

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Il nostro fabbisogno di potassio giornaliero oscilla tra i 3mila e i 4mila mg a seconda del peso corporeo, e quando scende sotto i livelli di guardia le cause possono essere diverse, ecco le principali:

 

– Dieta troppo ricca di sale e di zuccheri e insufficiente apporto di frutta e di verdura

– sudorazione copiosa

– Sforzi intensi, allenamento sportivo

 

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La cura migliore per reintegrare subito il potassio perso è data dall’alimentazione. Infatti è semrpe meglio prevenire la carenza piuttosto che “tamponarne” gli effetti. Per questo è bene aumentare il consumo di cibi che sono naturalmente ricchi di potassio, che in effetti sono tanti e molto comuni, quindi la cosa non è affatto difficile. Ecco un elenco dei principali

 

– Patate

– Banane

– Frumento

– Porri

– Frutta secca in guscio (nocciole, noci, arachidi)

– Soia e tutti i legumi

– Cioccolato fondente

– Avocado

– Uva

– Caffè tostato

– Pomodori

– CavoliPOLASE

Quando si verifichi un improvviso calo di potassio con crampi e gonfiori, si possono assumere integratori salini come il Polase per rimettersi subito in sesto. In ogni caso, l’alimentazione rimane la terapia più efficace.

 

articolo di tratto da: scienzaesalute.blogosfere.it

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