IL TELAIO IDEALE

Girovagando su internet sono incappato su questo interessante articolo, che pur ripetendo alcuni concetti sulla corretta posizione in sella ne spiega le motivazioni costruttive. Fare un telaio su misura vuole dire stabilire la “posizione in sella” del ciclista. La posizione in sella è data dai 3 punti di appoggio del ciclista sulla bici: sella, manubrio, e pedali. I pedali ruotano attorno al punto fisso del movimento centrale, quindi sarà il centro di rotazione del Bottom Braket Shell (movimento centrale),un punto caratteristico della “posizione in sella”.   Le 4 quote principali che concorrono a stabilire la posizione in sella ideale, (o su misura) sono: –A– altezza sella :  distanza misurata dal centro della sella circa (sul punto di contatto del cavallo), al centro del movimento centrale. –B– distanza sella-manubrio ,misurata dalla punta della sella, alla tangenza con la parte del manubrio nei pressi dell’attacco. –C– arretramento sella : distanza orizzontale al suolo,intercorrente tra la punta della sella, e la retta verticale passante per il centro del movomento centrale. –D– Abbassamento manubrio : distanza,verticale al terreno, intercorrente tra la parte superiore della punta della sella, e la parte superiore del tubo del manubrio nei pressi dell’attacco.   La quota A -altezza sella – determina l’estensione della gamba durante la pedalata. Per la sua determinazione, l’ex campione. B.Hinault, fornisce nel suo manuale, una formula per la sua determinazione matematica: A=0,885*H , ove H è l’altezza del cavallo.   Il cavallo è rilevabile,appoggiandosi ad un muro senza scarpe, e  misurando con l’aiuto di un libro o una squadretta a 90°, la quota  H indicata in figura. Comunque , il valore di A, ricavato con tale formula, non deve essere rigidamente applicato,perchè dipende sia dalla propria elasticità tendinea, che dal tipo di scarpe e pedali. La quota  C ,arretramento di sella, concorre alla pedalata. E’ una quota variabile da persona a persona, anche in relazione al tipo di uso della bicicletta.Di solito tende a diminuire per bici da pista e crono(5-4-3 cm), ma tende ad aumentare (6-7-8 cm)per bici da granfondo -turismo. La regola più comune per stabilire l’arretramento sella, è la prova chiamata “del filo a piombo sulla rotula”(figura sotto): a pedivella orizzontale, la verticale passante nella zona della rotula, deve passare sull’asse del pedale. La figura qui sopra  illustra quanto detto. Anche in questo caso,non bisogna applicare rigidamente queste “regole”. Bisogna considerare che se si vuole ottenere una pedalata più reattiva e agile, allora bisogna portare più avanti la rotula. Viceversa, per pedalate di gran fondo,più turistiche,portando indietro la rotula si “sentono ” meno i chilometri. Di solito nelle corse su strada sono i “passisti” che pedalano più all’indietro.Queste sono cose che il ciclista stesso poi prova,rendendosi conto in prima persona. Comunque in linea generale, nel posizionamento in sella per bici da pista,da cronometro,da triathlon e da corse in circuito brevi,la posizione avanzata è da preferire.   Nei disegni  sotto, tratti dalle pubblicazioni del dottore italiano Zeno Zani,sono illustrati metodi per il controllo della giusta altezza di sella,dalla verifica degli angoli che si creano nella gamba durante la pedalata. In particolare per la verifica della giusta altezza di sella ,si deve verificare che con la gamba al punto morto inferiore della pedalata, ci sia un angolo tra femore e tibia di 150°-155°. Le  figure  sotto , indicano  gli angoli  preferibili, delle parti della gamba, in vari momenti della pedalata. Bisogna dire che questi sono valori medi, e dipendono tra l’altro  anche dalla lunghezza del piede, dal posizionamento delle tacchette sel pedale, dalle scarpe,  dalla lunghezza delle pedivelle, e dall’importante misura dell’arretramento sella.   Nella illustrazione  è evidenziato il valore minimo di’angolo che deve intercorrere tra...

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