COME REGOLARE IL CAMBIO POSTERIORE DELLA BICI (2)

Ecco un altro articolo che ho trovsto su internet a proposito del come regolare al meglio il deragliatore anteriore ed il cambio posteriore. Anche se un articolo sull’argomento lo avevo già pubblicato mi é parso utile aggiungere anche questo in quanto più chiaro e dettagliato. Più informazioni si hanno su di un argomento e meglio é.

L’unica cosa che mi permetto di aggiungere sia a questo articolo che a quello passato é relativa al forcellino di supporto del cambio posteriore.

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In tutti e due gli articoli non se ne fa cenno mentre, per esperienza personale di questi giorni, credo che sia la prima cosa da controllare prima di perdere una quantità industriale di tempo senza raggiungere lo scopo.

Qualche giorno fa ho voluto cambiare i pignoni posteriori, quindi smonto la ruota, estraggo il pacco pignoni e lo sostituisco e rimonto il tutto. dopo di che comincio la regolazione del cambio per il nuovo pacco pignoni.

Dopo due giorni ancora il cambio non lavorava a dovere, difficoltà e rumorosità della cambiata sia a salire che a scendere. Se regolavo il cambio per una perfetta salita quando facevo scendere la catena ai pignoni più piccoli erano problemi. Come dicevo dopo due giorni di regolazioni e test e cambiato il cavo e la guaina, dopo aver lubrificato tutte le parti ancora non avevo il risultato desiderato.

Tutto é andato avanti in questo modo fin tanto che mi sono ricordato che tempo fa (quando ancora non ne capivo molto di cambi) avevo portato la mia bici da ciclista e questi con tono perentorio mi aveva detto che avevo il pendolino del cambio storto e che bisognava cambiarlo (naturalmente questo era la sua aspettativa).

Per farla breve ho controlalto l’allineamento del forcellino e mi sono accorto che non era perpendicolare al pacco pignoni ma tendeva un po verso l’interno. Osservando poi con più attenzione mi sono accorto che non era il cambio ad essere storto ma il forcellino di supporto. (roba da poco…circa un paio di gradi).

Raddrizzato il forcellino come per magia il cambio si é messo a funzionare come un orologio.

Quindi prima di mettere mano alle viti di regolazioni del cambio e del deragliatore controllate bene che le parti siano allineate e posizionate a dovere e solo dopo questa verifica procedete alle regolazioni come spiegato nel seguito di questo articolo che, ripeto, ho trovato su internet  in questo sito:www.ingdemurtas.it

 

Un pò di terminologia

I pignoni sono gli ingranaggi fissati al mozzo della ruota posteriore, a volte detti impropriamente rapporti; il “primo” pignone è quello più piccolo, l’ “ultimo” è quello più grande. Lo spostamento della catena da un pignone all’ altro viene convenzionalmente detto “a salire” quando si passa ad un ingranaggio più grande, “a scendere” se si passa ad uno più piccolo: quindi se si “scala una marcia” per affrontare la salita la catena sale, se si allunga il passo in pianura o discesa la catena invece scende. La stessa cosa avviene per le corone, vale a dire per quei due o tre ingranaggi più grandi fissati alle pedivelle; la corona più piccola si chiama “rampichino”. Queste definizioni sono piuttosto importanti e torneranno utili quando si tratterà di intendersi sui sintomi di malfunzionamento o sulle operazioni da effettuare sulla bici.

Com’è fatto un cambio e come funziona

Il cambio serve a spostare la catena tra i diversi pignoni, per consentire al ciclista di superare le pendenze della strada; il nome più corretto è in realtà “deragliatore posteriore”, visto che l’ azione di spostamento della catena è detta “deragliata”.

deragliatore-posteriore

A riposo il cambio (deragliatore posteriore) si posiziona verso l’ esterno e la catena va sul primo pignone; fanno eccezione i cambi Shimano XTR Rapid Rise, che a riposo si posizionano sull’ ultimo pignone. Quando si aziona il comando al manubrio per scalare una marcia, il cavetto di acciaio viene tirato, provocando un movimento del cambio verso l’interno che provoca la deragliata della catena facendola salire al pignone adiacente più grande. Viceversa, quando si impartisce il comando di “allungare” la marcia il cavetto si allenta di quel tanto che consente al cambio, azionato da una molla, di far scendere la catena. La “regolazione” è l’ operazione che si rende necessaria ogni qualvolta il cambio non funziona a dovere.

I possibili malfunzionamenti possono essere di due tipi:

• 1) la catena non sale/non scende o sale/scende con difficoltà

• 2) la catena non sale sull’ultimo pignone o non scende sul primo.

Caso 1: La catena non sale/non scende o sale/scende con difficoltà Arriva la salita, cambiate per alleggerire il rapporto, ma la catena anzichè innestarsi sul pignone prescelto rumoreggia, “grattando” o addirittura non sale per nulla: in questo caso il cavetto del cambio è troppo allentato, e va tirato. Il cavetto può essere messo in tensione svitando uno dei due registri di cui è dotata la vostra bici, uno ai comandi ed uno al cambio; svitando il registro questo si allontana dal corpo del cambio o del comando, aumentando la tensione del cavetto. Se invece la catena esita a scendere quando cercate di allungare le marce, il cavetto va allentato avvitando uno dei registri. Le regolazioni vanno effettuate in piccole quantità, un giro per volta, provando poi se la situazione migliora e se si è raggiunto il perfetto funzionamento.

Caso 2: La catena non raggiunge i pignoni estremi o ne cade Può capitare che il cambio funzioni, ma che la catena non voglia salire sull’ultimo pignone o tornare sul primo, o che addirittura cada oltre i pignoni verso i raggi o verso il telaio. In questo caso è necessaria la regolazione della battuta (detto anche fine corsa), tramite le due viti poste sulla parte posteriore del cambio.  La vite marcata “H” regola la battuta esterna, quella intorno al pignone piccolo, mentre quella marcata “L” serve a regolare la battuta interna verso il pignone grande. Tanto più la vite è avvitata, tanto più il cambio è limitato nella sua corsa; tanto più la vite è svitata tanto più il cambio può “allargarsi”.   Poniamo il caso che la catena non riesca a salire sull’ ultimo pignone: probabilmente la vite “L” è troppo avvitata: tenendo il cavetto testo provate a svitarla un pò e vedere se il cambio si sposta verso la ruota.  Se invece la catena non solo raggiunge il pignone ma lo supera cadendo verso i raggi occorre avvitare la vite, sempre di mezzo giro per volta.  Allo stesso modo, se la catena non riesce a scendere sul primo pignone si allenterà la vite “H”, mentre la si stringerà se la catena si incastra sul telaio.

Pulire i cavetti e qualche trucchetto

Se nonostante i nostri sforzi la cambiata continua a non essere soddisfacente, il suggerimento è di pulire e lubrificare il cavetto e se necessario sostituirlo insieme alla guaina; l’attrito provocato dallo sporco o da guaine degradate compromette facilmente il funzionamento del cambio, specialmente a scendere perchè il cavetto non scorre. I comandi rotanti (GripShift) sono particolarmente vulnerabili da questo punto di vista; non è una cattiva idea di installare sempre cavi teflonati su questo tipo di comandi.  Per pulire i cavetti senza smontarli c’è un trucchetto: occorre inserire l’ultimo pignone facendo girare i pedali e azionando il cambio, poi SENZA muovere i pedali si aziona il cambio come per mettere i pignoni più piccoli: a questo punto il cavetto è completamente lasco (allentato), tanto che si possono sganciare le guaine dagli inviti del telaio ed ispezionare e pulire anche le sezioni del cavetto normalmente dentro la guaina. La lubrificazione deve avvenire con olio per catena o liquidi sloccanti come Svitol o WD40. Sempre senza muovere i pedali riagganciate le guaine negli inviti e provate il funzionamento. Una grattatina a secco a cavetti arrugginiti con cartavetrata sottile è molto benefica. E’ sempre meglio evitare di sfilare il cavetto dalla guaina perchè l’estremità sfrangiata anche solo di pochissimo sarà impossibile da reinfilare nella guaina. I cavetti nuovi non hanno questo problema perchè son tagliati con una fiamma che salda insieme le estremità dei trefoli (i sottili fili d’acciaio che formano il cavetto).  Se il cavetto appare rovinato (ruggine, pieghe, sfrangiamenti) o comunque se la pulizia e lubrificazione non hanno dato i risultati richiesti, è necessario provvedere alla sua sostituzione. Occorre allentare il bullone di fissaggio sul cambio e rimuovere il capocorda, dopo di che si sfila il vecchio cavetto. Quello nuovo viene infilato dapprima nel comando (in posizione corrispondente al primo pignone) e poi nelle guaine fino al cambio. A questo punto si verifica che la catena ingrani correttamente il primo pignone, senza rumori o grattate: se l’allineamento non è corretto si gira la vite “H” che regola la battuta bassa del cambio. Dopo questa importante regolazione si può fissare il cavetto al bullone del cambio, curando che il registro sia a metà corsa e che il cavetto sia in tensione. Si effettua quindi la regolazione del cambio come spiegato in precedenza.

LA VITE “B”

deragliatore-posteriore

La vite “B” serve a regolare la distanza tra la puleggia superiore del cambio ed i pignoni: perché il cambio funzioni al meglio occorre infatti che la puleggia sia quanto più vicina ai pignoni, senza però toccarli. In genere la vite viene regolata al momento del montaggio della bici e non occorre più toccarla. Se con la marcia più corta (pignone più grande e corona più piccola) la puleggia superiore tocca il pignone mentre si girano i pedali all’indietro, allora occorre svitare la vite di un giro e verificare nuovamente.

Il deragliatore anteriore

Il deragliatore è concettualmente molto più semplice del cambio: la catena scorre attraverso una “gabbia”, e viene fatta scendere o salire dalle corone tramite la pressione del lato esterno o interno di tale gabbia.

deragliatore_anteriore

Se ci sono problemi conviene, per prima cosa, controllare che il componente sia stato montato correttamente.   Vi sono infatti due requisiti essenziali per un corretto funzionamento: innanzitutto la gabbia deve essere parallela alle corone; poi occorre che il deragliatore sia fissato ad un’altezza tale che tra il bordo inferiore del lato esterno della gabbia ed il profilo della corona più grande ci siano al massimo 3 millimetri, come spiegato nella figura qua sotto.

deragliatore_anteriore_corona

In ambedue i casi si può rimediare allentando il bullone laterale che fissa il deragliatore al telaio e spostarlo nella direzione richiesta.

I malfunzionamenti sono analoghi a quelli incontrati per il cambio:

• 1) la catena non sale/non scende o sale/scende con difficoltà;

• 2) la catena non sale sull” ultima corona/non scende sulla prima o cade oltre le corone. Se la catena non deraglia Esattamente come per il cambio, se la catena non si sposta è possibile che il cavetto di comando vada regolato. Se la catena non sale, provate a tendere il cavetto mediante il registro posto al comando (il deragliatore non ha infatti registri); se invece non scende allentate il cavo svitando il registro. La catena non raggiunge la corona più grande o il rampichino Se la catena si ostina a non raggiungere gli estremi, è probabile che occorra regolare le viti di battuta. Anche nel deragliatore le viti si chiamano “H” e “L”: la vite “H” regola la battuta esterna (alta), la “L” la battuta interna (bassa). Svitando una vite si consente al deragliatore di estendere il suo raggio di azione, avvitandola lo si limita.

Quindi, se per esempio il rampichino non entra occorre svitare la vite “L”, diciamo mezzo giro per volta. E se non funziona lo stesso? In questo caso occorre verificare la tensione del cavetto ex-novo. Si innesta la catena sull’ultimo pignone e si rilascia il comando sinistro come per mettere il rampichino, si avvita del tutto il registro ed infine si allenta il bullone di fissaggio del cavetto. Si verifica quindi che la catena scorra liberamente, senza né cadere sul telaio né strusciare contro la parte interna della gabbia del deragliatore. Se ciò non avviene, la vite “L” è lì per mettervi rimedio. Una volta regolata correttamente la battuta, si ricollega il cavetto e si prova il funzionamento; probabilmente occorrerà tendere il cavo tramite il registro.

2 Comments

  1. Leonardo says:

    Articolo eccellente. Consiglio a tutti di leggerlo

  2. Geppe says:

    very ggod!

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