IL MANUBRIO: le prese

Impugnare il manubrio

La forma del manubrio da corsa si è andata affinando negli anni dando la possibilità ai ciclisti di assumere posizioni differenti sulla piega. Poter spostare il punto di appoggio permette al ciclista di variare la posizione sulla bici oltre che ridurre l’affaticamento a carico delle mani.
Anche questo non è un punto di poco conto. La disposizione dei pesi in bicicletta fa sì che sulle braccia si vada a scaricare una percentuale alta del peso del ciclista. Variare l’appoggio evita l’insorgere di intorpidimenti alle mani e affaticamento precoce alla muscolatura delle braccia.

Le zone di appoggio
Basta sfogliare qualche catalogo o leggere le riviste specializzate per capire come i manubri moderni vadano sempre di più all’ergonomia. Con questo termine viene definita la relazione tra l’uomo e gli strumenti che questo utilizza. Più uno strumento è ergonomico e maggiormente sarà comodo da utilizzare.
Nei manubri l’ergonomia ha portato alla ricerca di nuove forme offrendo sempre più zone di appoggio oltre alle classiche presa alta, appoggio sui comandi freni e presa bassa.
Vediamole con calma partendo proprio dalle posizioni base.

Presa alta

E’ la classica posizione più rilassata. Il busto del ciclista ha un angolo più aperto rispetto al piano stradale e offre maggiore resistenza all’aria. Questa presa è comoda quando di procede ad andatura blanda e non ci sono necessità aerodinamiche. Permette di riposare le braccia poiché il peso del ciclista è spostato all’indietro.
Tuttavia questa è anche la presa ideale quando si affronta una salita seduti sulla sella.
Lo sforzo notevole esercitato sui pedali fa sì che si vada a ricercare la posizione più comoda per esprimere la massima potenza senza che ci siano implicazioni aerodinamiche vista la bassa velocità comunque sviluppata.
A variare sarà l’angolo del gomito a seconda dell’impegno profuso e delle caratteristiche individuali.
Importante è, con questo tipo di appoggio, fare attenzione a non avvicinare troppo le mani sul manubrio. C’è il rischio di controllare male la bici e non facilitare l’attività respiratoria. Un buon stratagemma può essere quello di puntare i pollici verso l’attacco manubrio.

Presa intermedia

Ci sono due modi di appoggiare le mani nella presa intermedia. Il primo è semplicemente facendo scivolare la presa alta in direzione dei comandi freni, il secondo afferrando direttamente il corpo dei comandi freno.
Nel primo caso si tratta, praticamente, di una variante della presa alta quando l’impegno non è elevato. Il secondo è molto valido quando si procede in gruppo o comunque ad andatura sostenuta. Risulta comoda anche la vicinanza delle mani ai freni (in genere infatti si tengono le dita appoggiate già alle leve) ed è pratico per agire sui comandi cambio integrati.
Quando si pedala in fuorisella, poi, la cosa più naturale afferrare i corpi delle leve dei freni che fanno da “perno” per l’oscillazione ritmica del manubrio.

 

Presa bassa

E’ quella che permette la posizione aerodinamica più efficace. L’impugnatura di questo tipo prevede le mani appoggiate al di sotto delle leve dei freni, in posizione ideale per agire sui comandi. E’ anche la presa che permette il maggiore controllo nella guida.
Nei manubri moderni questo appoggio viene facilitato grazie alla forma della curva bassa che è stata ottimizzata per aumentare la superficie di contatto tra palmo della mano e manubrio.

Manu sui comandi

Si tratta sempre di una presa alta ma, in questo caso, l’appoggio e? direttamente sul corpo dei comandi. In questa posizione si pedala bene in gruppo, non importa che la posizio- ne sia poco aerodinamica perche? si sfrutta la scia degli altri ciclisti. Pero? si possono azionare rapidamente i freni in caso di necessita? e si puo? agire su cambio e deragliatore.
Afferrando i poggiamani, poi, ci si puo? alzare sui pedali per imprimere piu? forza a uno scatto o pedalare in salita in fuorisella.

 

http://www.cyclinside.com/Bicicletta-da-corsa/Usare-la-bici/Impugnare-il-manubrio.html

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