IL TELAIO SLOPING

post-4199-0-79193000-1361894520Deriva dal termine inglese slope: inclinazione, la geometria che prevede il tubo superiore in pendenza verso il piantone è di derivazione d’Oltreoceano e figlia diretta del mondo della mountain bike. Questo è stato sicuramente il contributo più evidente dato dalla spinta evolutiva della bici da montagna al mondo un po’ meno dinamico della bici da strada.
Inclinando il tubo superiore il telaio diventa più compatto e, di conseguenza più rigido. Spesso si fa riferimento anche ad un guadagno in termini di peso ma la differenza è davvero minima: a un piantone più corto corrisponde un tubo di sella più lungo e, se non si utilizza un reggisella ultraleggero, questo può essere addirittura uno svantaggio. La geometria sloping ha acquistato diversi estimatori e, dall’altra parte, anche diverse critiche. Ecco i punti fondamentali.

Vantaggi – Il telaio è più compatto, quindi più rigido e scattante. – Esteticamente i ciclisti di piccola taglia possono avere un vantaggio notevole poiché la bici risulta molto più slanciata e meno “affogata” tra le ruote. – Il telaio può essere costruito con tubazioni più leggere perché il disegno è raccolto. Gli atleti di grande statura possono avere una struttura in grado di disperdere meno le energie e, alla fine, anche più elegante. – Trovare la posizione può essere più facile poiché con i reggisella più lunghi (adatti a questo tipo di biciclette) si può regolare con più libertà l’altezza della sella.

Svantaggi – Il reggisella più lungo può far perdere rigidità quando il ciclista è seduto in sella. Il cannotto deve essere ben strutturato per non flettere al peso del ciclista e non farlo saltellare sotto la spinta ritmica della pedalata. Molto spesso, inoltre, le proposte di telai sloping non prevedono il su misura ma solo una serie di misure standard cui ci si deve adattare agendo sulle misure della componentistica. – In alcuni casi il telaio sloping può risultare troppo rigido e provocare mal di schiena. – Il risparmio di peso non è così marcato. Per utilizzare i telai sloping, infatti, occorre utilizzare reggisella da 350 mm decisamente più pesanti dei normali da 250 mm. Al momento dell’acquisto occorre avere le idee molto chiare per non rischiare di prendere un telaio troppo piccolo. E’ vero che le regolazioni sono maggiori, ma la difficoltà di stabilire la giusta misura rispetto al telaio tradizionale può trarre in inganno.

Un’alternativa Tra sloping e tradizionale si pone un’altra soluzione interessante elaborata dalla cicli Colnago in tempi… non sospetti e senza l’influenza della mountain bike. Quella che nella casa del trifoglio viene chiamata geometria Freuler (dal velocista svizzero di grandi dimensioni degli anni ottanta che la adottò per primo) prevede il tubo superiore parallelo al terreno ma piantone e tubo di sterzo che svettano di diversi centimetri. Il triangolo principale del telaio risulta comunque di dimensioni ridotte senza ricorrere allo sloping.

Cosa dice l’Uci Per frenare l’elaborazione di biciclette troppo diverse le une dalle altre (e ricondurre le differenze di prestazione alle capacità fisiche degli atleti) l’Unione Ciclistica Internazionale ha posto un limite all’inclinazione del tubo superiore. Nel disegno del telaio il tubo superiore deve rientrare in un parallelogramma che abbia un’altezza massima di sedici centimetri. Da questo deriva che telai di dimensioni minori possano avere inclinazioni più accentuate di telai più grandi.

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 articolo tratto da: www.cyclinside.com

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