MANUTENZIONE: regolare il cambio

IL CAMBIO QUESTO SCONOSCIUTO

 

Un po’ di terminologia

I pignoni sono gli ingranaggi fissati al mozzo della ruota posteriore, a volte detti impropriamente rapporti ; il “primo” pignone è quello più piccolo, l’ “ultimo” è quello più grande. Lo spostamento della catena da un pignone all’ altro viene convenzionalmente detto “a salire” quando si passa ad un ingranaggio più grande, “a scendere” se si passa ad uno più piccolo: quindi se si “scala una marcia” per affrontare la salita la catena sale, se si allunga il passo in pianura o discesa la catena invece scende.
La stessa cosa avviene per le corone, vale a dire per quei due o tre ingranaggi più grandi fissati alle pedivelle; quando si “mette il rampichino” (la corona più piccola) la catena scende, quando lo si toglie la catena sale.
Queste definizioni sono piuttosto importanti e torneranno utili quando si tratterà di intendersi sui sintomi di malfunzionamento o sulle operazioni da effettuare sulla bici.

Com’è fatto un cambio e come funziona

Il cambio serve a spostare la catena tra i diversi pignoni, per consentire al ciclista di superare le pendenze della strada; il nome più corretto è in realtà  “deragliatore posteriore”, visto che l’ azione di spostamento della catena è detta “deragliata”. In alcune parti d’ Italia il cambio viene anche chiamato “macchinetta”.

A riposo il cambio si posiziona verso l’ esterno e la catena va sul primo pignone; fanno eccezione i cambi Shimano XTR Rapid Rise, che a riposo si posizionano sull’ ultimo pignone. Quando si aziona il comando al manubrio per scalare una marcia, il cavetto di acciaio viene tirato, provocando un movimento del cambio verso l’ interno che provoca la deragliata della catena che sale. Viceversa, quando si impartisce il comando di “allungare” la marcia il cavetto si allenta di quel tanto che consente al cambio, azionato da una molla, di far scendere la catena.

 

La “regolazione” è l’ operazione che si rende necessaria ogni qualvolta il cambio non funziona a dovere. I possibili malfunzionamenti possono essere di due tipi: 1) la catena non sale/non scende o sale/scende con difficoltà; 2) la catena non sale sull’ ultimo pignone o non scende sul primo.

La catena non sale/non scende o sale/scende con difficoltà

Arriva la salita, cambiate per alleggerire il rapporto, ma la catena anzichè innestarsi sul pignone prescelto rumoreggia, “grattando” o “suonando” o addirittura non sale per nulla: in questo caso il cavetto del cambio è troppo allentato, e va tirato. Il cavetto può essere messo in tensione svitando uno dei due registri di cui è dotata la vostra bici, uno ai comandi ed uno al cambio; svitando il registro questo si allontana dal corpo del cambio o del comando, aumentando la tensione del cavetto. Se invece la catena esita a scendere quando cercate di allungare le marce, il cavetto va allentato avvitando uno dei registri. Le regolazioni vanno effettuate in piccole quantità, un quarto di giro o mezzo giro per volta, provando poi se la situazione migliora e se si è raggiunto il perfetto funzionamento.

La catena non raggiunge i pignoni estremi o ne cade

Può capitare che il cambio funzioni, ma che la catena non voglia salire sull’ ultimo pignone o tornare sul primo, o che addirittura cada oltre i pignoni verso i raggi o verso il forcellino del telaio. In questo caso è necessaria la regolazione della battuta, tramite le due viti poste sulla parte posteriore del cambio. La vite marcata “H” regola la battuta esterna, quella intorno al pignone piccolo, mentre quella marcata “L” serve a regolare la battuta interna verso il pignone grande. Tanto più la vite è avvitata, tanto più il cambio è limitato nella sua corsa; tanto più la vite è svitata tanto più il cambio può “allargarsi”.

Poniamo il caso che la catena non riesca a salire sull’ ultimo pignone: evidentemente va regolata la vite “L”, svitandola di mezzo giro. Se invece la catena non solo raggiunge il pignone ma lo supera cadendo verso i raggi occorre avvitare la vite,sempre di mezzo giro per volta.

Allo stesso modo, se la catena non riesce a scendere sul primo pignone si allenterà la vite “H”, mentre la si stringerà se la catena si incastra sul telaio.

Mali estremi, estremi rimedi

Se nonostante i nostri sforzi la cambiata continua a non essere soddisfacente, il suggerimento è di pulire e lubrificare il cavetto e se necessario sostituirlo insieme alla guaina; l’ attrito provocato dallo sporco o da guaine degradate compromette facilmente il funzionamento del cambio, specialmente a scendere. I comandi rotanti (GripShift) sono particolarmente vulnerabili da questo punto di vista; non è una cattiva idea di installare sempre cavi teflonati su questo tipo di comandi.

Per pulire i cavetti senza smontarli occorre inserire l’ ultimo pignone, facendo girare i pedali e azionando il cambio. Senza muovere i pedali si aziona quindi il cambio come per mettere i pignoni più piccoli,tante volte quante sono le marce a disposizione: a questo punto il cambio è completamente scarico ed il cavetto allentato al massimo, tanto che si possono sganciare le guaine dagli inviti del telaio ed ispezionare e pulire anche le sezioni del cavetto normalmente dentro la guaina. La lubrificazione deve avvenire con olio, lo stesso che usate per la catena andrà benissimo. Sempre senza muovere i pedali riagganciate le guaine negli inviti e provate il funzionamento.

Se il cavetto appare rovinato (ruggine, pieghe, sfrangiamenti) o comunque se la pulizia e lubrificazione non hanno dato i risultati richiesti, è necessario  provvedere alla sua sostituzione. Occorre allentare il bullone di fissaggio sul cambio e rimuovere il capocorda, dopo di che si sfila il vecchio cavetto. Quello nuovo viene infilato dapprima nel comando (dopo averlo scaricato -primo pignone) e poi nelle guaine fino al cambio. A questo punto si verifica che la catena ingaggi correttamente il primo pignone, senza rumori o grattate: se l’ allineamento non è corretto si gira la vite “H” che regola la “battuta” del cambio. Dopo questa importante regolazione si può fissare il cavetto al cambio, curando che il registro sia già svitato per un giro e che il cavetto sia in tensione. Si effettua quindi la regolazione del cambio come spiegato in precedenza.

E la vite “B”?

La vite “B” serve a regolare la distanza tra la puleggia superiore ed i pignoni: perché il cambio funzioni al meglio occorre infatti che la puleggia sia quanto più vicina ai pignoni,senza però toccarli. In genere la vite viene regolata al momento del montaggio della bici e non occorre più toccarla. Se con la marcia più corta (pignone più grande – corona più piccola) la puleggia  superiore tocca il pignone mentre si girano i pedali all’ indietro, allora occorre svitare la vite di un giro per poi verificare.

Il deragliatore

Il deragliatore è concettualmente molto più semplice del cambio: la catena scorre attraverso una “gabbia”, e viene fatta scendere o salire dalle corone tramite la pressione del lato esterno o interno di tale gabbia. Se ci sono problemi conviene, per prima cosa, controllare che il componente sia stato montato correttamente.

 

Vi sono infatti due requisiti  essenziali per un corretto funzionamento: innanzitutto la gabbia deve essere parallela alle corone; poi  occorre che il deragliatore sia fissato ad un’ altezza tale che tra il bordo inferiore del lato esterno della gabbia ed il profilo della corona più grande ci siano al massimo 3 millimetri, come spiegato nella figura qua sotto.

 

 

In ambedue i casi si può rimediare allentando il bullone laterale che fissa il deragliatore al telaio e spostarlo nella direzione richiesta.

I malfunzionamenti sono analoghi a quelli incontrati per il cambio: 1) la catena non sale/non scende o sale/scende con difficoltà; 2) la catena non sale sull’ ultima corona/non scende sulla prima o cade oltre le corone.

Se la catena non deraglia

Esattamente come per il cambio, se al catena non si sposta è possibile che il cavetto di comando vada regolato. Se la catena non sale, provate a tendere il cavetto mediante il registro posto al comando (il deragliatore non ha infatti registri); se invece non scende allentate il cavo svitando il registro.

“… non mi entra il rampichino!”

Se però la catena si ostina a non raggiungere gli estremi, è probabile che occorra regolare le viti di battuta. Anche nel deragliatore le viti si chiamano “H” e “L”: la vite “H” regola la battuta esterna, la “L” la battuta interna. Svitando una vite si consente al deragliatore di estendere il suo raggio di azione, avvitandola lo si limita. Quindi, se per esempio il rampichino non entra occorre svitare la vite “L” di un mezzo giro per volta.

E se non funziona lo stesso?

In questo caso occorre verificare la tensione del cavetto ex-novo. Si innesta la catena sull’ ultimo pignone e si scarica il comando sinistro come per mettere il rampichino, si avvita del tutto il registro ed infine si allenta il bullone di fissaggio del cavetto. Si verifica quindi che la catena scorra liberamente, senza né cadere sul telaio né strusciare contro la parte interna della gabbia del deragliatore. Se ciò non avviene, la vite “L” è lì per mettervi rimedio. Una volta regolata correttamente la battuta, si ricollega il cavetto e si prova il funzionamento; sarà molto probabile che occorra tensionare il cavo tramite il registro.

 

L’articolo é stato tratto da: CICLOFUCINA

 

(N.B.Pubblico questo materiale non per arrogarmi meriti che non ho ma semplicemente per raccogliere tutte le informazioni che ho trovato utili nel corso dei miei studi e test in un solo posto comodo da consultare. ALEX RISSO)

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *