TELAIO SLOP: differenze dai telai tradizionali

 

post-4199-0-79193000-1361894520Differenze rispetto ai telai tradizionali

Sino agli anni 2000 la forma dei telai di tutte le bici erano uguali. Dopo tale data sono state immesse sul mercato altre forme, in maggioranza assimilabili a quella mostrata in figura 2 sopra.

Inizialmente le nuove forme sono state prodotte nell’ambito delle bici da passeggio/City bike dove il Ciclista pedala per brevi tratti e quindi va bene tutto ma nel giro di qualche anno le slope sono entrate anche nell’ambito del ciclismo amatoriale dove il Ciclista usa la bici in modo semiprofessionale.

 

Quali sono i vantaggi dei telai  slope?

Per i Fabbricanti sono stati almeno due i vantaggi perché essendo riusciti a creare una moda hanno potuto vendere un numero molto elevato di nuove bici che sono andate a sostituire i modelli tradizionali e hanno ridotto i costi di produzione e distribuzione in quanto tali telai sono più piccoli di quelli tradizionali e sono prodotti in un numero minore di misure rispetto alle bici tradizionali con tubo orizzontale parallelo al piano stradale.

I Ciclisti hanno dei vantaggi con i telai  slope?

A giudizio del Ciclista Veterano che scrive qui nessun vantaggio hanno avuto i Ciclisti da queste nuove forme.

Aver alterato la forma del telaio, che già ai tempi di Coppi e Bartali aveva assunto la sua forma definitiva, ha creato qualche problema in coloro i quali vorrebbero continuare a pedalare in modo professionale anche con i telai  slope.

I telai inclinati sono più piccoli rispetto ai telai tradizionali e le loro misure sono stabilite dal Fabbricante che li classifica in taglie, usando la stessa simbologia in uso nell’abbigliamento: S (Small), M (Medium). L(Large) ecc.

La classificazione delle misure dei telai slope in taglie e non più secondo la lunghezza del piantone in uso nei telai tradizionali é stata una scelta obbligata in quanto nei telai inclinati la lunghezza del piantone non é più rappresentativa della dimensione del telaio causa l’inclinazione del tubo orizzontale che ogni Fabbricante decide autonomamente seguendo logiche di marketing.

Quanto detto sopra ha conseguenze pratiche che ora andremo ad esaminare.

La scelta della dimensione del telaio adatta per ogni singolo Ciclista é diventata più approssimativa

La scelta o verifica della misura di un telaio tradizionale è molto semplice farla perché basta che il Ciclista misuri la lunghezza del suo cavallo e con il metodo Hinault ottiene il telaio che va bene per se.

Nei  telai slope (negli stati uniti li chiamano anche TELAI COMPATTI), invece, non può seguire tale procedimento perché la lunghezza del  piantone  non è più un indicatore della dimensione del telai come detto sopra.

La conseguenza di ciò è che il Ciclista  che sceglie di pedalare su un telaio slope deve compiere la scelta basandosi sulla classificazione fatta dal fabbricante che attribuisce ai telai delle taglie  ciascuna delle quali viene suggerita per un certo range di altezze del ciclista.

Risultato di tale innovazione alla rovescia é che il Ciclista che voglia stabilire autonomamente la misura del telaio può continuare a farlo solo se sceglie la forma di telaio tradizionale mentre  se sceglie le slope non ha più un criterio autonomo di valutazione ma deve fidarsi di quello che gli racconta chi li vende.

Il canotto reggisella nei telai slope deve sporgere di più rispetto ai telai tradizionali

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Dato che i telai inclinati sono più piccoli dei telai tradizionali accade che per pedalare in modo efficiente anche su questi telai occorre che il tubo reggisella sporga dal piantone di più di quanto sporge nei telai tradizionali perché una parte di esso é come se appartenesse al telaio.

La distanza sella- pedaliere é infatti indipendente dalla lunghezza del piantone e dalla misura del telaio e dipende esclusivamente dalla lunghezza del cavallo del Ciclista.

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La maggiore sporgenza del tubo reggisella, da un punto di vista teorico, conferisce meno sicurezza e stabilità rispetto al telaio tradizionale nel quale la sella é meno sporgente. Un sella più sporgente crea un momento flettente nel punto di innesto con il piantone maggiore rispetto alla sella meno sporgente del telaio tradizionale e ciò nel corso del tempo potrebbe rompere il tubo del piantone nella zona di innesto causa la maggiore sollecitazione.

Taluni Venditori per giustificare la diffusione dei telai slope vorrebbero fa passare la favoletta, che é un non senso meccanico, sostenendo che un telaio più piccolo (Slope) surrogato da una sella sporgente é migliore che un telaio più grande con una sella meno sporgente.

Anche durante una caduta in bici il tubo della sella più sporgente del telaio inclinata potrebbe se non fuoriuscire magari muoversi dalla sede con maggiore facilità rispetto al tubo meno sporgente della bici con forma tradizionale.

L’avvento dei telai inclinati, induce anche molti Ciclisti comuni, forse la maggioranza, quelli che non vanno a cercare le misure dei telai a pedalare con una distanza sella- pedaliere, lontana da quel fatidico 0,88x misura cavallo che é il valore per la pedalata efficiente.

La pedalate inefficente di tali Ciclisti avviene perché continuano a regolare il tubo reggisella con la stessa sporgenza che hanno osservato nelle le bici tradizionali ove, escluse le BDC, di norma sporge circa 6 /8 Cm.

Alzando così poco la sella, costoro, é come se pedalassero con una bici tradizionale con la sella tutta abbassata sul piantone per cui quando il pedale si trova nella parte alta, la coscia non ha l’agilità di spingere via con il giusto angolo il pedale e una componente della forza che il Ciclista ha nelle gambe va sprecata.

Nei telai inclinati il tubo della sella deve invece sporgere parecchio per arrivare in zona pedalata efficente, tanto più il tubo orizzontale é inclinato tanto più la sella deve essere alzata perché una parte del canotto risulta visibile perché sporgente dal piantone ma di fatto é come se appartenesse ad esso.

Non é quindi raro vedere Ciclisti che sulle bici slope pedalano con la sella addirittura sotto l’altezza del manubrio.piantone_virtuale3

 

La figura qui sopra mostra che il telaio tradizionale continua ad esistere anche nelle bici con telaio inclinato, ma in modo virtuale.

Se si tira una riga parallela al piano stradale che parte dal canotto dello sterzo ed interseca il tubo reggisella si vede che il tubo reggisella, anche se non appartiene strutturalmente al telaio, in quanto é un tubo mobile, concorre a ricomporre la forma del telaio tradizionale per la parte viola mostrata nella figura a lato.

Nei telai inclinati, quindi, il tubo reggisella assolve la duplice funzione di sostenere la sella, come ha sempre fatto anche nelle bici tradizionali, ma permette anche ricomporre il telaio riconducendolo alla forma classica.

La distanza H, che rappresenta la lungheza del piantone nelle bici tradizionali, continua quindi ad esistere anche nelle bici con telaio inclinato ma con il contributo del tubo reggisella per il tratto colorato in viola.

Questa immagine mostra anche quando già detto sopra circa la sporgenza del tubo reggisella che se é regolata secondo la formula ralativa alla distanza sella pedaliere Hs deve sporgere dal telaio in modo consistente poiché una parte della sporgenza ( tratto viola ) serve solo a fornire i centimetri mancanti a ricomporre il piantone: il tratto viola appartiene fisicamente al tubo reggisella ma é come se fosse piantone.

articolo tratto da: www.ciclistaurbano.net

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