COME RILEVARE LE MISURE DI UN TELAIO

(segue da:TERMINOLOGIA E MISURE DEL TELAIO)

Per risalire praticamente a tutte le  misure  che abbiamo mostrato nel precedente articolo

è necessario disporre di un metro, un filo a piombo ed avvalersi di una calcolatrice.

Quasi tutte le dimensioni che vengono analizzate sono legate alle tubazioni della struttura e

sapendo che il diametro medio di una tubazione si aggira attorno ai 3-4 cm, sorge il dubbio su

quale zona prendere in considerazione per effettuare la misurazione: una parte esterna della

tubazione o il centro ?

Scorrendo i cataloghi dei costruttori di biciclette il problema non ha risoluzione, ogni azienda

ha i propri standard e non viene seguito un criterio univoco. Alcuni (fig.2 segmento AB)

prediligono ad esempio misurare l’altezza del piantone dal centro del movimento centrale fino

al centro dell’incrocio tra il tubo piantone e l’orizzontale (centro-centro), altri (fig.2 segmento

AB‘) invece utilizzano il segmento che va dal centro del movimento centrale alla parte

superiore del tubo orizzontale (centro-fine).

Personalmente credo che il metodo del “centro-centro“, cioè quello di prendere sempre come

riferimento la parte centrale di ogni tubazione o asse, sia quello che crea meno perplessità e

che segue una linea univoca di misurazione; non a caso è comunque il metodo più utilizzato e

che si adatta alla misurazione di ogni componente della bicicletta sia esso una tubazione, un

asse o un semplice riferimento geometrico.

Mentre alcune misurazioni possono essere rilevate direttamente applicando il metro sul telaio

altre necessitano dell’aiuto del filo a piombo in quanto direttamente connesse con il piano del

terreno; è il caso delle misure angolari del tubo piantone e del tubo di sterzo e delle misure

lineari di scostamento, arretramento e avancorsa.

In particolar modo la misura angolare del piantone è direttamente connessa a quella di

scostamento e arretramento, mentre quella relativa all’inclinazione del tubo di sterzo si

lega con il rake della forcella al valore dell’avancorsa; infatti aprendo o chiudendo l’apertura

angolare si ha di riflesso una modifica dei parametri lineari.

Per rilevare i valori di scostamento (alfa) e arretramento (beta) occorre “tracciare” la

perpendicolare che parte dal centro del movimento centrale (fig.3 punto A) e rilevare i punti

d’intersezione con il tubo orizzontale (fig.3 punto H) e con il prolungamento del piano della

sella (fig.3 punto K). A questo punto il segmento che va dall’intersezione dei tubi piantone e

orizzontale (fig.3 punto B)e il punto H ci darà il valore di scostamento (fig.3 segmento BH);

mentre il segmento che parte dal centro anatomico della sella (fig.3 punto S) (quello su cui

viene appoggiato il bacino e che in condizioni “normali” coincide con il prolungamento della

linea del reggisella) fino al punto K ci fornirà il valore di arretramento della sella (fig.3

segmento SK).

 

Lo stesso procedimento vale per il tubo di sterzo (angolo gamma) anche se lo scostamento

PX (fig.3) dal piano verticale CP (fig.3), viste le ridotte dimensioni della tubazione, è minimo e

di difficile rilevamento pratico.

fig.3

Una volta trovati i valori di scostamento e/o arretramento, con l’aiuto di una calcolatrice o un

foglio elettronico sarà possibile risalire al valore angolare del piantone. La formula che ci

riconduce al valore angolare è legata ai principi di trigonometria; l’angolo piantone è dato

dall’arcocoseno il cui coseno è il rapporto tra lo scostamento e il piantone.

°INCLINAZIONE PIANTONE = ARCCOS (scostamento/piantone)

Ad esempio con uno scostamento di 14 cm e un piantone di 53 cm, l’inclinazione del tubo

piantone sarà di:

INCLINAZIONE PIANTONE = ARCCOS (14/53) = ARCCOS (0,2642) = 74,68°.

Per adesso su questo argomento ci fermiamo qui, ne riparleremo in dettaglio su uno dei

prossimi articoli.

Per le angolazioni relative all’arretramento sella e al tubo di sterzo i procedimenti di

calcolo sono identici, con l’unica differenza che l’intersezione tra la perpendicolare e il

prolungamento del piano della sella o il tubo orizzontale non cade su di un punto determinato

del telaio ma in una zona “astratta” e/o di difficile definizione pratica (fig.3 i punti K e P).

Sarebbe opportuno quindi ricorrere ad un’immagine fotografica del telaio, su cui tracciare le

relative proiezioni ed operare i calcoli.

L’arretramento sella, se il centro anatomico della sella (fig.3 punto S)sarà posto in linea con

il prolungamento del reggisella, fornirà un valore angolare pari a quello del piantone in quanto

seguirà il teorema secondo il quale gli angoli corrispondenti (fig.3 alfa e beta) formati

dall’intersezione di due parallele (piano sella e tubo orizzontale) con una retta (il tubo

piantone) sono identici. Quindi solo uno spostamento in avanti o indietro del centro

anatomico della sella si riflette su un valore angolare diverso che va a correggere quello del

piantone; ciò può accadere nel caso di adattamento di un telaio con dimensioni errate e di una

ricerca di una posizione particolare in sella (arretrata – avanzata) per rispondere ad esigenze

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particolari del momento come gare estremamente lunghe (posizione più arretrata) o

cronometro (posizione più avanzata).

Non ci resta che vedere come calcolare l’avancorsa; innanzitutto occorre tracciare il

prolungamento della linea centrale del tubo di sterzo fino al terreno (fig.1 punto Q) aiutandosi

con un supporto lineare sufficientemente lungo, poi, con il filo a piombo facciamo cadere la

perpendicolare che parte dal forcellino anteriore fino al terreno (fig.1 punto R). La misura del

segmento RQ tracciato a terra ci fornisce il valore dell’avancorsa, che in questo caso è

negativo (fig.4 destra), poiché la proiezione del tubo di sterzo sul terreno è più avanzata

della perpendicolare della punta della forcella. Nel caso contrario, ovvero la proiezione del tubo

sterzo arretrata rispetto alla perpendicolare del forcellino, il valore dell’avancorsa sarà

positivo (fig.4 sinistra).

Il segmento RQ è rappresentato nella fig.4 dal segmento giallo tracciato sul terreno; gli effetti

di un’avancorsa positivo o negativo saranno esaminati in uno dei prossimi interventi.

Gino Bartali

L’articolo é stato  tratto dal sito:www.cyclesport.it/

La foto é stata tratta dal sito: www.velodramatic.com

(N.B.Pubblico questo materiale non per arrogarmi meriti che non ho ma semplicemente per raccogliere tutte le informazioni che ho trovato utili nel corso dei miei studi e test in un solo posto comodo da consultare. ALEX RISSO)

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