IL TELAIO SLOPING

Deriva dal termine inglese slope: inclinazione, la geometria che prevede il tubo superiore in pendenza verso il piantone è di derivazione d’Oltreoceano e figlia diretta del mondo della mountain bike. Questo è stato sicuramente il contributo più evidente dato dalla spinta evolutiva della bici da montagna al mondo un po’ meno dinamico della bici da strada. Inclinando il tubo superiore il telaio diventa più compatto e, di conseguenza più rigido. Spesso si fa riferimento anche ad un guadagno in termini di peso ma la differenza è davvero minima: a un piantone più corto corrisponde un tubo di sella più lungo e, se non si utilizza un reggisella ultraleggero, questo può essere addirittura uno svantaggio. La geometria sloping ha acquistato diversi estimatori e, dall’altra parte, anche diverse critiche. Ecco i punti fondamentali. Vantaggi – Il telaio è più compatto, quindi più rigido e scattante. – Esteticamente i ciclisti di piccola taglia possono avere un vantaggio notevole poiché la bici risulta molto più slanciata e meno “affogata” tra le ruote. – Il telaio può essere costruito con tubazioni più leggere perché il disegno è raccolto. Gli atleti di grande statura possono avere una struttura in grado di disperdere meno le energie e, alla fine, anche più elegante. – Trovare la posizione può essere più facile poiché con i reggisella più lunghi (adatti a questo tipo di biciclette) si può regolare con più libertà l’altezza della sella. Svantaggi – Il reggisella più lungo può far perdere rigidità quando il ciclista è seduto in sella. Il cannotto deve essere ben strutturato per non flettere al peso del ciclista e non farlo saltellare sotto la spinta ritmica della pedalata. Molto spesso, inoltre, le proposte di telai sloping non prevedono il su misura ma solo una serie di misure standard cui ci si deve adattare agendo sulle misure della componentistica. – In alcuni casi il telaio sloping può risultare troppo rigido e provocare mal di schiena. – Il risparmio di peso non è così marcato. Per utilizzare i telai sloping, infatti, occorre utilizzare reggisella da 350 mm decisamente più pesanti dei normali da 250 mm. Al momento dell’acquisto occorre avere le idee molto chiare per non rischiare di prendere un telaio troppo piccolo. E’ vero che le regolazioni sono maggiori, ma la difficoltà di stabilire la giusta misura rispetto al telaio tradizionale può trarre in inganno. Un’alternativa Tra sloping e tradizionale si pone un’altra soluzione interessante elaborata dalla cicli Colnago in tempi… non sospetti e senza l’influenza della mountain bike. Quella che nella casa del trifoglio viene chiamata geometria Freuler (dal velocista svizzero di grandi dimensioni degli anni ottanta che la adottò per primo) prevede il tubo superiore parallelo al terreno ma piantone e tubo di sterzo che svettano di diversi centimetri. Il triangolo principale del telaio risulta comunque di dimensioni ridotte senza ricorrere allo sloping. Cosa dice l’Uci Per frenare l’elaborazione di biciclette troppo diverse le une dalle altre (e ricondurre le differenze di prestazione alle capacità fisiche degli atleti) l’Unione Ciclistica Internazionale ha posto un limite all’inclinazione del tubo superiore. Nel disegno del telaio il tubo superiore deve rientrare in un parallelogramma che abbia un’altezza massima di sedici centimetri. Da questo deriva che telai di dimensioni minori possano avere inclinazioni più accentuate di telai più grandi.  articolo tratto da: www.cyclinside.com Follow...

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Sloping o tradizionale Evoluzione della geometria delle biciclette da corsa

Sloping o tradizionale. Cosa cambia? Sloping è quel telaio compatto, col tubo superiore che non ha senso chiamare orizzontale perché pende inesorabilmente verso il piantone. La ricerca di rigidità, a fine anni ’90, era arrivata a questa soluzione già vista nella mountain bike. La voglia di innovare e le scelte di un nuovo materiale, l’alluminio, avevano fatto andare in questa direzione. In più, era il modo per giustificare le biciclette di misura standard al posto delle soluzioni su misura che facevano forte gli artigiani ma mettevano inesorabilmente in crisi i produttori in serie. Impostate tre, quattro, massimo sei misure, si poteva fare un modello “per tutti” e in quantità industriale. Riducendo i costi e aumentando i margini. Perché non è che le biciclette siano scese di prezzo con l’arrivo delle geometrie sloping. L’idea ha funzionato e funziona ancora. Lo sloping ha senso più che mai: rende compatti i telai grandi, slancia quelli più piccoli che sembrano meno “affogati” tra le due ruote. La cosa curiosa è che ora, sempre di più, si vedono telai che tornano al tradizionale tubo orizzontale. Ormai la questione dei telai standard e non su misura è stata digerita. Visto che li utilizzano anche i pro’ (pochissime eccezioni, visto che gli stampi in carbonio costano davvero cari), viene più che accettata anche da chi la bici la usa per diletto ma la vuole perfetta, senza dubbi di pensare che sia qualcosa di adattato. Semplicemente questo concetto non esiste più. Quindi si può anche tornare indietro. D’altra parte chi abbia esigenza di un telaio su misura può comunque ricorrere ad un artigiano che lo realizza, tramite fasciatura, anche con la fibra di carbonio. Sloping o no. Ora, poi, con la padronanza che c’è del composito, anche la necessità ti compattezza per mantenere rigido il telaio, decade. Anche senza salire ai vertici della gamma (e del prezzo), ci sono sul mercato ottimi prodotti. Un dubbio in meno insomma, che lascia più spazio al gusto personale. articolo tratto da: www.cyclinside.com Follow...

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TELAIO SLOP: differenze dai telai tradizionali

  Differenze rispetto ai telai tradizionali Sino agli anni 2000 la forma dei telai di tutte le bici erano uguali. Dopo tale data sono state immesse sul mercato altre forme, in maggioranza assimilabili a quella mostrata in figura 2 sopra. Inizialmente le nuove forme sono state prodotte nell’ambito delle bici da passeggio/City bike dove il Ciclista pedala per brevi tratti e quindi va bene tutto ma nel giro di qualche anno le slope sono entrate anche nell’ambito del ciclismo amatoriale dove il Ciclista usa la bici in modo semiprofessionale.   Quali sono i vantaggi dei telai  slope? Per i Fabbricanti sono stati almeno due i vantaggi perché essendo riusciti a creare una moda hanno potuto vendere un numero molto elevato di nuove bici che sono andate a sostituire i modelli tradizionali e hanno ridotto i costi di produzione e distribuzione in quanto tali telai sono più piccoli di quelli tradizionali e sono prodotti in un numero minore di misure rispetto alle bici tradizionali con tubo orizzontale parallelo al piano stradale. I Ciclisti hanno dei vantaggi con i telai  slope? A giudizio del Ciclista Veterano che scrive qui nessun vantaggio hanno avuto i Ciclisti da queste nuove forme. Aver alterato la forma del telaio, che già ai tempi di Coppi e Bartali aveva assunto la sua forma definitiva, ha creato qualche problema in coloro i quali vorrebbero continuare a pedalare in modo professionale anche con i telai  slope. I telai inclinati sono più piccoli rispetto ai telai tradizionali e le loro misure sono stabilite dal Fabbricante che li classifica in taglie, usando la stessa simbologia in uso nell’abbigliamento: S (Small), M (Medium). L(Large) ecc. La classificazione delle misure dei telai slope in taglie e non più secondo la lunghezza del piantone in uso nei telai tradizionali é stata una scelta obbligata in quanto nei telai inclinati la lunghezza del piantone non é più rappresentativa della dimensione del telaio causa l’inclinazione del tubo orizzontale che ogni Fabbricante decide autonomamente seguendo logiche di marketing. Quanto detto sopra ha conseguenze pratiche che ora andremo ad esaminare. La scelta della dimensione del telaio adatta per ogni singolo Ciclista é diventata più approssimativa La scelta o verifica della misura di un telaio tradizionale è molto semplice farla perché basta che il Ciclista misuri la lunghezza del suo cavallo e con il metodo Hinault ottiene il telaio che va bene per se. Nei  telai slope (negli stati uniti li chiamano anche TELAI COMPATTI), invece, non può seguire tale procedimento perché la lunghezza del  piantone  non è più un indicatore della dimensione del telai come detto sopra. La conseguenza di ciò è che il Ciclista  che sceglie di pedalare su un telaio slope deve compiere la scelta basandosi sulla classificazione fatta dal fabbricante che attribuisce ai telai delle taglie  ciascuna delle quali viene suggerita per un certo range di altezze del ciclista. Risultato di tale innovazione alla rovescia é che il Ciclista che voglia stabilire autonomamente la misura del telaio può continuare a farlo solo se sceglie la forma di telaio tradizionale mentre  se sceglie le slope non ha più un criterio autonomo di valutazione ma deve fidarsi di quello che gli racconta chi li vende. Il canotto reggisella nei telai slope deve sporgere di più rispetto ai telai tradizionali Dato che i telai inclinati sono più piccoli dei telai tradizionali accade che per pedalare in modo efficiente anche su questi telai occorre che il tubo reggisella sporga dal piantone di più di quanto sporge nei telai tradizionali perché una parte di esso é come se appartenesse al telaio. La distanza sella- pedaliere é infatti indipendente dalla...

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